Sunday, November 13, 2016

PCmItaly - info - 3000 migrants in Rome - videos with two interventions of our comrades in proletaricomunisti.blogspot.com













DAI LAVORATORI DELLA LOGISTICA DI BERGAMO L'APPELLO A CONTINUARE LA STRADA DELL'UNITA' E DELLA MOBILITAZIONE CONTRO LA SCHIAVITU' DEL LAVORO NELLE CAMPAGNE COME NELLA LOGISTICA

video with worker comrade intervention


UN GRIDO DI PROTESTA E DI DETERMINAZIONE NELLA LOTTA FORTE E CHIARO

video with woman comrade intervention




Un corteo nuovo, che ha unito dal nord, al centro, al sud tante realtà di migranti, anche in condizioni differenti, dai braccianti schiavizzati delle campagne di Foggia e di Rosarno ai centri di accoglienza di Taranto a rischio rimpatri e ai deportati di Ventimiglia, dai lavoratori della logistica dell'Emilia, a chi lotta nei quartieri di Roma, di Bergamo per la casa, la residenza contro il razzismo, con la solidarietà di varie forze antirazziste, antifasciste, sindacati di base, di movimenti sociali
Un corteo che via via si è ingrossato arrivando a 3000 persone, che si prendeva tutte le larghe strade dove passava.
Un corteo che si è imposto orgoglioso in vie centrali di Roma, che ha espresso la forza della denuncia e della ribellione ma anche l'abisso tra le soluzioni di civiltà, umanità dei migranti e delle migranti, e la barbarie dei padroni schiavisti, del governo, dello Stato, accompagnata dalla miseria mentale, ignoranza, meschinità delle Istituzioni, dimostrata anche ieri, all'inizio dell'incontro al Ministero degli  Interni.
Tanti striscioni, cartelli. Dallo striscione di apertura "liberi/e di abitare questo mondo, basta ricatti, repressione, sfruttamento", a cui si sono aggiunti i due striscioni portati dai migranti di Taranto: "Diritto d'asilo per tutti - Chiudere l'Hotspot" e "Basta migranti morti per le politiche di guerra e di miseria contro i popoli", a uno in inglese che diceva "Tante differenti nazioni, un'unica lotta"; dallo striscione di Bologna "Contro ogni frontiera, Sì ai diritti, alla mobilità", a "No confini, No sfruttamento", "No border" dei lavoratori migranti di varie realtà del nord; a quello dei lavoratori della logistica "lavoratori uniti nella classe contro i padroni". E tanti cartelli con le rivendicazioni principali dei migranti: "Residenza per tutti", "Basta ricatti, documenti e contratti", "vogliamo documenti per avere un'identità", "basta campi e tendopoli", "siamo tutti clandestini";
come tanti di forte denuncia: "Basta stragi in mare", "Salvini come Trump", un altro "Le torture non sono stupidaggini" che denunciava le vergognose dichiarazioni di Morcone sull'hotspot di Taranto
Insieme a tanti striscioni di realtà solidali: da quelli dei movimenti di lotta sociali, in particolare per la casa che vede protagonisti tante immigrate e immigrati soprattutto a Roma, a quello di Napoli "Al mondo ci sono solo due razze: chi sfrutta e chi è sfruttato; a quello "Satira libera" dei 5 operai di Pomigliano; a "Quando l'ingiustizia si fa legge ribellarsi è necessario", a striscione di sostegno alla lotta degli operai immigrati della logistica; ecc, ecc.

Nel corteo, con lo striscione: "Fermiamo le stragi dello Stato turco - Erdogan assassino!", era presente una folta rappresentanza di curde, curdi, immigrati turchi, che denunciavano con forza la ferocia dello Stato fascista turco.

Durante il corteo,  dal camion si sono susseguiti continuamente gli interventi dei migranti, molto forti quelli delle donne immigrate, gli slogan, gli interventi delle realtà solidali; tutti subito tradotti in inglese e francese dalle compagne di 'Campagne in lotta',

Il corteo è arrivato quindi a piazza Esquilino, dove dentro al Ministero degli Interni, la delegazione composta da braccianti del foggiano, da migranti in lotta per la casa, da un migrante dei centri di accoglienza, contro l'hotspot di Taranto, ecc. teneva intanto un incontro con Morcone.

Durante l'incontro, un'assemblea grande in piazza Esquilino ha proseguito con gli interventi, guardando soprattutto al futuro e al proseguimento della lotta, solo cominciata a livello nazionale.

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