- La lega Nord di Bossi affonda nella corruzione - Berlusconi perde il suo puntello storico - il governo Monti si rafforza.
Bossi si dimette, una inchiesta giudiziaria facile facile, mette in luce la natura del soggetto e del suo 'cerchio magico', una banda di ladri di stato di piccolo taglio, del livello politico e umano dell'intera Lega.
Questo partito è stato usato dai padroni e padroncini del nord e da Berlusconi come puntello e arma per il loro dominio e i loro interessi, e ha potuto coagulare interessi e umori di tipo fascista e razzista popolari sotto le bandiere del federalismo secessionista.
Venuta meno la copertura di Stato e di governo di Berlusconi, la lega è rimasta esposta a una semplice inchiesta che ne ha messo in luce la sostanza della sua gestione di familismo feudal-reazionario.
Il cambio obbligato di cavallo della borghesia imperialista italiana che ha portato al governo Monti e i suoi professori ora si consolida come unica soluzione.
Di moderno fascismo in formazione come regime si trattava con Berlusconi-Bossi, di moderno fascismo in forma di dittatura dei tecnici si tratta ora.
Il governo Monti è peggio di Berlusconi nei suoi provvedimenti economici che scaricano la crisi sui proletari e le masse popolari, nei suoi provvedimenti politici come l'odierna riforma del mercato del lavoro e smantellamento dell'art.18.
Esso si pone come comitato di affari del fascismo padronale targato Marchionne-Fiat-Confindustria, come comitato di affari che raccoglie i principali partiti del Parlamento e i sindacati confederali come unico blocco, per far passare come interesse generale, l'interesse particolare della borghesia imperialista italiana nel suo complesso, nel vortice della crisi economica e finanziaria che prosegue.
Operai, proletari e masse popolari impoverite in termini assoluti e relativi dallo scaricamento della crisi sulle loro spalle, vorrebbero contrapporsi e reagire, e in alcuni casi reagiscono con scioperi, manifestazioni,combattive resistenze, ma tuttora hanno nelle loro mani programmaticamente e organizzativamente armi spuntate.. la fiom con i piedi in due staffe che perde pezzi a destra, il sindacalismo di base e di classe ancora debole e frastagliato, l'opposizione di sinistra ancora nelle spire delle illusioni parlamentari,riformiste,pacifiste di vario tipo.Il movimento è tutto.. il fine è o riformista o è nulla.
Le condizioni oggettive si fanno sempre più favorevoli, ma quelle soggettive fanno fatica a modificarsi. Non ci sono scorciatorie, ricostruire dal basso il sindacato di classe come sindacato di tipo nuovo, capace di unità e lotta, capace di fare da sponda e area organizzata alla guerra di classe, da attivare a partire dalle fabbriche; fronte unito proletario fuori dal sindacalismo confederale e dal riformismo politico, sia parlamentare che extraparlamentare; ma sopratutto costruzione del partito proletario rivoluzionario, marxista-leninista-maoista, in funzione del nuovo inizio della lotta politica rivoluzionaria necessaria per affermare la rivoluzione proletaria come unica soluzione per il potere proletario e socialista in marcia su scala mondiale per l'ipotesi e l'alternativa comunista.
proletari comunisti - PCm Italia
6 aprile 2012
Questo partito è stato usato dai padroni e padroncini del nord e da Berlusconi come puntello e arma per il loro dominio e i loro interessi, e ha potuto coagulare interessi e umori di tipo fascista e razzista popolari sotto le bandiere del federalismo secessionista.
Venuta meno la copertura di Stato e di governo di Berlusconi, la lega è rimasta esposta a una semplice inchiesta che ne ha messo in luce la sostanza della sua gestione di familismo feudal-reazionario.
Il cambio obbligato di cavallo della borghesia imperialista italiana che ha portato al governo Monti e i suoi professori ora si consolida come unica soluzione.
Di moderno fascismo in formazione come regime si trattava con Berlusconi-Bossi, di moderno fascismo in forma di dittatura dei tecnici si tratta ora.
Il governo Monti è peggio di Berlusconi nei suoi provvedimenti economici che scaricano la crisi sui proletari e le masse popolari, nei suoi provvedimenti politici come l'odierna riforma del mercato del lavoro e smantellamento dell'art.18.
Esso si pone come comitato di affari del fascismo padronale targato Marchionne-Fiat-Confindustria, come comitato di affari che raccoglie i principali partiti del Parlamento e i sindacati confederali come unico blocco, per far passare come interesse generale, l'interesse particolare della borghesia imperialista italiana nel suo complesso, nel vortice della crisi economica e finanziaria che prosegue.
Operai, proletari e masse popolari impoverite in termini assoluti e relativi dallo scaricamento della crisi sulle loro spalle, vorrebbero contrapporsi e reagire, e in alcuni casi reagiscono con scioperi, manifestazioni,combattive resistenze, ma tuttora hanno nelle loro mani programmaticamente e organizzativamente armi spuntate.. la fiom con i piedi in due staffe che perde pezzi a destra, il sindacalismo di base e di classe ancora debole e frastagliato, l'opposizione di sinistra ancora nelle spire delle illusioni parlamentari,riformiste,pacifiste di vario tipo.Il movimento è tutto.. il fine è o riformista o è nulla.
Le condizioni oggettive si fanno sempre più favorevoli, ma quelle soggettive fanno fatica a modificarsi. Non ci sono scorciatorie, ricostruire dal basso il sindacato di classe come sindacato di tipo nuovo, capace di unità e lotta, capace di fare da sponda e area organizzata alla guerra di classe, da attivare a partire dalle fabbriche; fronte unito proletario fuori dal sindacalismo confederale e dal riformismo politico, sia parlamentare che extraparlamentare; ma sopratutto costruzione del partito proletario rivoluzionario, marxista-leninista-maoista, in funzione del nuovo inizio della lotta politica rivoluzionaria necessaria per affermare la rivoluzione proletaria come unica soluzione per il potere proletario e socialista in marcia su scala mondiale per l'ipotesi e l'alternativa comunista.
proletari comunisti - PCm Italia
6 aprile 2012
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