Quella di Estelle è anche una sfida ad un blocco illegale alla navigazione imposto dallo stato di Israele che, anche simbolicamente, si tentava di rompere per portare all'attenzione internazionale le condizioni di "prigionia a cielo aperto" nella quale i palestinesi sono quotidianamente costretti.
Purtroppo, in barba a tutte le leggi del diritto internazionale, il piccolo veliero, intorno alle 10:30, è stato intercettato in acque internazionali e circondato da almeno sei navi della Marina di Israele e l'equipaggio posto in stato d'arresto. Questo è un atto di pirateria, secondo tutte le leggi del diritto marittimo, senza possibilità di interpretazioni.
Gli attivisti riunitisi a Napoli proprio nelle stesse ore in cui l'attacco israeliano alla Estelle era in atto si sono mossi in corteo spontaneo fino a giungere alla prefettura per far pressione sugli organi di Governo affinché prendano una chiara e seria posizione rispetto all'ennesima violazione internazionale da parte di Israele.
In fondo siamo sicuri che il nuovo premio Nobel per la pace l'Unione Europea non avrà difficoltà a schierarsi al fianco di chi lotta per la pace in Palestina contro chi, solo con le armi e la violenza sa far sentire la propria voce… è così logica come cosa!
Restiamo Umani... con la Palestina e Vik nel cuore!
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