- BUONA ASSEMBLEA INTERNAZIONALE A PARIGI PER GEORGE IBRAHIM ABDALLAH - Da Soccorso Rosso Proletario Italia
L'assemblea tenutasi il 18 marzo a Parigi ha avuto una buona partecipazione nazionale e internazionale, ed è
stata complessivamente bene organizzata e ben diretta. Si è tenuta
nella libreria “Resistance”, nata da 10 anni e gestita da una
associazione pro Palestina, una libreria importante che ha grandi
spazi e sistemazione particolarmente adatta per assemblee e meeting
di questo tipo.
Del Comitato organizzatore dell'assemblea generale sono parte i compagni del PCm Francia; il loro riconoscimento è aumentato anche per affetto della lotta tra le due linee che vi è stata nel Comitato che ha portato alla fuoriuscita delle componenti ostili a questi compagni e alla nostra tendenza in generale.
L'assemblea
ha approvato un testo che raccoglie tutte le proposte fatte nella
discussione (in attesa di pubblicazione) e ha deciso un piano di lavoro molto importante e
articolato, sia a livello
locale, nazionale che internazionale.
Il Soccorso rosso proletario Italia vi ha partecipato. E' stata una prima partecipazione ad un'assemblea di
questo tipo, mentre alla campagna generale aveva dato finora un
appoggio soprattutto informativo e di partecipazione alla manifestazione tenutasi a Milano.
L'assemblea
generale, seguita dal meeting pubblico molto partecipato del pomeriggio
dimostra che questo Comitato e questo movimento internazionale è
davvero importante in Francia e raccoglie l'adesione di parti
significative del movimento pro Palestina e degli organismi operanti
nel mondo arabo, raggiungendo una presenza in diverse città della
Francia. Anche sul piano internazionale ha raggiunto e coinvolto la
maggiorparte delle organizzazioni di solidarietà coi prigionieri ed
è quindi in grado di estendersi anche a livello internazionale; è molto
importante che questa campagna si sia diffusa anche direttamente in Libano, Palestina, Tunisia, ecc.
Del Comitato organizzatore dell'assemblea generale sono parte i compagni del PCm Francia; il loro riconoscimento è aumentato anche per affetto della lotta tra le due linee che vi è stata nel Comitato che ha portato alla fuoriuscita delle componenti ostili a questi compagni e alla nostra tendenza in generale.
La
direzione del Comitato è dell'organismo, Cri, che partecipa abbastanza stabilmente al Comitato India.
La presenza del Soccorso Rosso Proletario Italia si è svolta con un intervento che ha portato la
visione del nostro lavoro e raccontato gli impegni effettivi finora svolti e
soprattutto che da svolgere.
Tra questi, importante è l'intenzione di fare il 19 giugno una giornata di mobilitazione centrata
principalmente su Milano per George Ibrahim Abdallah, come uno dei
maggiori prigionieri politici nel mondo, insieme al prof. Saibaba, Pres.
Gonzalo.
Questa
proposta non solo è stata recepita nel piano di lavoro generale dell'Assemblea, ma il Comitato ha deciso di fare questa iniziativa, anche in Francia.
Nell'assemblea vi è stato anche
l'intervento del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India che
portato l'habitat generale intorno a cui far
avanzare la conoscenza per la campagna India.
Il Comitato India ha sottolineato in particolare tre
punti su di essa:
- la
vicenda Abdallah è una delle manifestazioni della contraddizione
principale tra imperialismo e popoli oppressi;
- è
una manifestazione dello scontro tra rivoluzione e controrivoluzione,
per queste ragioni è una battaglia che bisogna vincere e la cui
vittoria aiuta l'affermarsi della contraddizione principale dal lato
dei popoli e della rivoluzione dal lato della tendenza. Se si colgono
questi due aspetti si può riconoscere e cogliere
l'importanza della guerra popolare in India e della necessità del suo sostegno;
- la
terza questione è propria la questione dei prigionieri politici; in
India vi sono
10mila prigionieri politici, la più grande concentrazione al mondo di
prigionieri politici, fondamentalmente legati alla guerra popolare
maoista. La
persecuzione del prof. Saibaba, in parte simile a quella
di GI Abdallah, richiede una campagna simile a quella per GI Abdallah.
Nello stesso tempo, la
repressione e gli arresti in India sono espressione della più grande
lotta armata, di liberazione che esiste attualmente al mondo, in un
paese che è il 2° più grande paese del mondo.
Il meeting pubblico del pomeriggio e ha dimostrato il forte
intreccio tra la battaglia per la liberazione di GI Abdallah, il movimento
complessivo della Palestina e il movimento degli immigrati in
lotta contro violenze poliziesche e razzismo.
****
L'appello
che ha convocato l'assemblea scriveva: “Forte del successo
nazionale e internazionale della campagna unitaria per la liberazione
di George Ibrahim Abdallah facciamo appello a moltiplicare, unire e
coordinare le nostre forze, per fare del 2017 un anno decisivo di
lotta per la liberazione del nostro compagno. Facciamo appello a
tutti coloro che sono al fianco dei popoli in lotta, a fianco della
resistenza palestinese, che combattono il capitalismo,
l'imperialismo, il sionismo, il colonialismo e gli Stati reazionari
arabi, a formare un fronte unitario d'azione per la liberazione di
George I.A. Ricordiamoc he questo prigioniero politico è incarcerato
dal 1984 per complicità in atti di resistenza all'invasione sionista
del suo paese, il Libano e mantenuto in prigione su ingiunzione del
governo Usa, malgrado due librerazioni pronunciate dal Tribunale di
appliaczione delle pene. Ricordiamo che questo militante comunista
rivoluzionario in tutto il periodo della sua carcerazione non ha mai
rinnegato il suo impegno politico antimperialista e che conferma
ancora oggi la sua indoimabile volontà e attaccamento alla giusta
causa dei popoli oppressi di Palestina, Libano e ovunque nel mondo.
La lotta per la sua liberazione si inscrive, dunque, pienamente nella
lotta più larga per la difesa di tutti i prigionieri politici
rivoluzionari nel mondo”.
In un
depliand di Solidaritè per George si riporta una sua dichiarazione
in cui dice: “In tempi di crisi, tempi di grande lotta, la
borghesia imperialista non cessa di rafforzare sempre più il suo
arsenale repressivo, decretando nuove leggi sempre più assurde,
colpendo le nuove categorie di strati popolari... la barbarie del
capitale, le sue guerre devastatrici nelle periferie del sistema e la
miseria che essa genera ormai dapertutto non possono che suscitare la
mobilitazione e la combattività delle masse popolari e attizzare
sempre più rivolte e proteste su scala planetaria... Resistere e
sempre resistere finbo al cambiamento dei rapporti di forza”.
La
battaglia per la libertà di GIA è legata al sostegno a tutti i
progionieri palestinesi “Dal '67 circa 700mila palestinesi sono
passati nelle galere sioniste, cioè circa il 20% della popolazione.
Dal 2002 l'esercito di occupazione israeliana ha arrestato,
interrogato e detenuto 7mila ragazzi palestinesi tra i 12 e i 17
anni... Nell'aprile 2013 203 ragazzi palestinesi di cui 44 meno di 16
anni si trovano nei centri di detenzione militare degli israeliani.
Tra i prigionieri vi sono poi numnerosi membri del Consiglio
legislativo palestinese, tra cui Ahmad Sa'adt, segretario generale
del FPLP...”.
Soccorso Rosso Proletario - Italia
18.3.17
18.3.17
francais
BUONA ASSEMBLEA INTERNAZIONALE A PARIGI PER GEORGE IBRAHIM ABDALLAH - Da Soccorso Rosso Proletario Italia
La
réunion qui a eu lieu le 18 Mars à Paris a eu une bonne
participation nationale et internationale et a été généralement
bien organisée et bien menée. Elle a eu lieu e à la bibliothèque
« Résistance » crée depuis 10 ans et gérée par l’ Association
Pro A Palestine. C’est une importante bibliothèque qui a de vastes
éspaces et un plan particulièrement adapté à ce type d’assemblé
et réunion. La réunion a
approuvé un texte contenant toutes les
propositions de la discussuion (en attente de publication) et a
décidé un plan de travail très important et complexe, aussi bien
au niveau local qu’à celui national et international.
“Le
Secours Rouge Prolétairienne Italien” y a participé. Ce fut sa
première participation à une réunion de ce genre, bien qu’il a
toujours soutenu et jusqu’à aujourd’hui la campagne générale.
Un soutien qui fut particulièrement instructif sans oublier sa
participation à la manifestation organisée à Milan. L'Assemblée
générale, suivie par la réunion publique à laquelle la
participation a été importante, prouve que cet Comité et ce
mouvement international a une grande importance en France et
recueille l’approbation significative du Mouvement pro Palestine et
des organismes opérants du monde arabe tout en atteignat une
présence dans divers villes françaises. Mais aussi au niveau
international, le mouvement a atteint et a impliqué la majorité des
organisations de solidarité avec les prisonniers et il est capable
donc de s'étendre même au niveau international. Il est aussi
important que cette compagne soit directement répandue au Liban, en
Palestine, la Tunisie, etc.
De
la Comité d'organisation de l'Assemblée générale font partie les
compagnts du PCM France; leur reconnaissance a augmenté pour
l'affection de la lutte entre les deux linees du Comité et ce débat
a mené à la sortie des composants hostiles a ces compagnons et à
nos habitudes en général. La direction du Comité est de
l'organisme, Cri, qui participe assez régulièrement au Comité de
l'Inde. La présence du Secours Rouge prolétarien d’Italie et son
participation était par un discours qui a porté la vision de notre
travail et a parlé des engagements réels jusqu’à présent
accomplis et surtout ceux à accomplir. Parmi ces engagements :
L’intention d’organiser le 19 Juin une journée de mobilisation
centrée principalement à Milan pour George Ibrahim Abdallah, comme
l’un des plus importants prisonniers politiques avec le prof.
Saibaba, Pres. Gonzalo. Cette proposition a été non seulement
incorporé dans le plan de travail de l'Assemblée générale, mais
aussi le comité a décidé que cette initiative soit organisée
aussi en France.
Pendant
l'assemblée il y a eu aussi l'intervention du Comité de soutien à
la guerre populaire en Inde qui a porté l’habitat général pour
faire avancer les connaissances pour la campagne en Inde. Le Comité
Inde a souligné trois points particuliers à ce sujet: - L’affaire
Abdallah est l'une des manifestations de la contradiction principale
entre l'impérialisme et les peuples opprimés; - est une
manifestation de l'affrontement entre révolution et
contre-révolution, pour ces raisons elle est une bataille que nous
devons gagner et dont la victoire aide à l'émergence de la
contradiction principale du côté du peuple et la révolution du
côté de la tendance. Si nous saisissons ces deux aspects nous
pourront reconnaître et saisir l'importance de la guerre populaire
en Inde et la nécessité de la soutenir. - La troisième question
est celle des prisonniers politiques; en Inde il y a 10 mille
prisonniers politiques, la plus grande concentration des prisonniers
politiques dans le monde, principalement liés à la guerre populaire
maoïste. La persécution du prof. Saibaba, en partie similaire à
celle de GI Abdallah, exige une campagne similaire à celle de GI
Abdallah. En même temps, la répression et les arrestations en Inde
sont l'expression de la plus grande lutte armée de libération qui
existe actuellement dans le monde, dans un pays qui est le 2ème plus
grand pays du monde. La réunion publique dans l'après-midi a montré
l'interaction forte entre la bataille pour la libération de GI
Abdallah, le mouvement global palestinien et le mouvement des
migrants dans la lutte contre la violence policière et le racisme.
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L'appel
qui a convoqué la réunion, a écrit: « succès national et
international fort de la campagne commune pour la libération de
George Ibrahim Abdallah, nous lançons un appel à se multiplier,
unir et coordonner nos efforts, pour faire 2017 une année décisive
pour la lutte de la libération de notre camarade. Nous demandons à
tous ceux qui sont aux côtés des gens en lutte, aux côtés de la
résistance palestinienne, qui combattent le capitalisme,
l'impérialisme, le sionisme, le colonialisme et réactionnaires des
Etats arabes pour former un front uni pour l'action libération de
George IA. Nous rappelons que ce prisonnier politique est emprisonné
depuis 1984 pour complicité dans des actes de résistance invasion
sioniste de son pays, le Liban, et maintenus en prison à la
directive du gouvernement américain, en dépit de deux liberations
prononcées par la Cour d’application des peines. Rappelons que ce
militant communiste révolutionnaire dans la période de son
incarcération, il n'a jamais renié son engagement politique
anti-impérialiste et qui confirme aujourd'hui sa volonté
indoimabile et l'attachement à la juste cause du peuple opprimé de
la Palestine, du Liban et dans le monde entier. La lutte pour sa
libération est inscrit donc pleinement dans la lutte plus large pour
la défense de tous les prisonniers politiques révolutionnaires dans
le monde. " Dans un depliand en solidarité avec George est
citée une déclaration dans laquelle il dit: « En temps de crise,
le grand temps de combat, la bourgeoisie impérialiste ne cesse de
renforcer son arsenal plus répressif, décrétant de nouvelles lois
de plus en plus absurdes, frapper de nouvelles catégories de couches
populaires ... la barbarie du capital, ses guerres dévastatrices
dans la périphérie du système et la misère qu'il génère
désormais partout ne peut que susciter la mobilisation et la
combativité des masses et susciter davantage de troubles et
manifestations échelle planétaire … résister àet toujours
résister résister jusqu’au changemant et l’equilibre du pouvoir
». La bataille pour la liberté de GIA est lié au soutien de tous
les prisonniers palestiniens « Depuis '67 environ 700 milliers de
Palestiniens sont passés par les prisons sionistes, soit environ 20%
de la population. Depuis 2002, l'armée d'occupation israélienne a
arrêté, interrogé et détenu 7 mille enfants palestiniens âgés
de 12 à 17 ans ... En Avril 2013 203 Palestiniens dont 44 enfants de
moins de 16 sont dans des centres de détention militaires
israéliens. Parmi les captifs étaient alors de nombreux membres du
Conseil législatif palestinien, y compris Ahmad Sa'adt, secrétaire
général du FPLP ... ». Relief Red prolétarien - Italie
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