Solo un’ingiunzione formale del ministro Minniti a condere la sala e un esercito schierato a difesa del felpato ha permesso a Salvini la sua passerella, un ridicolo comizio davanti a qualche centinaio di truppe cammellate raccattate chissadove. Avvicinatosi al Palacongressi il corteo è stato violentemente caricato, ne sono seguiti scontri con le forze dell’ordine che hanno reagito sparando lacrimogeni. Il corteo ha però resistito fino alla fine dimostrando che il Sud è impermeabile a razzismo e ipocrisia. Più tardi, pescando nel mucchio la polizia ha fermato cinque persone mentre tutto lo spettro politico, a partire dal PD, si è affrettato a dare solidarietà al collega della Lega Nord.
Una piccola postilla per le anime belle che chiedono d’ignorare le mostruosità di Salvini “per non dargli visibilità”. Oltre che eticamente riprovevole questa pseudo-tattica non sta portando da nessuna parte. Il ducetto leghista è h24 in TV, adorato dai giornali e gode già di una visibilità scandalosa. I muri in Ungheria, le morti nel Mediterraneo, il razzismo senza vergogna della polizia italiana a Ventimiglia ci parlano del fatto che è ora di prendere posizione.
pc 12 marzo - Oscena canea reazionaria e poliziesca contro la Napoli antifascista e antirazzista scesa in piazza contro Salvini
La violenza vera è imporre la presenza di Salvini alla città che lo rifiuta e poi scatenare la polizia contro chi si ribella a questo diktat da dittatura emesso dall'oscuro uomo dei servizi Minniti, messo dal PD di Renzi a fare il Ministro degli Interni provocatorio e forcaiolo.
Massima solidarietà ai compagni attivi negli scontri e libertà per i giovani arrestati
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