Missione africana, altre truppe italiane in Libia e Tunisia
pc 9 gennaio - Dalla parte dei giovani proletari tunisini in rivolta contro il regime reazionario agente dell'imperialismo, franco italiano innanzitutto
TUNISI - Si
infiammano le proteste sociali in Tunisia, partite dalla città di
Kasserine sabato scorso dopo la morte di un giovane disoccupato. Nella
giornata di ieri manifestazioni e marce di solidarietà hanno
attraversato numerose città del Paese, dal sud al nord: Kairouane, Sidi
Bouzid, Regueb Siliana, Zaghouan, Sousse, Kairouan, Kef, El Fahs, Thala,
Feriana, fino ad arrivare nella capitale, Tunisi. Migliaia di persone
sono scese in strada per sostenere le rivendicazioni dei giovani di
Kasserine, ovvero diritto al lavoro, maggiori attenzioni e per ricordare
Ridha Yahyaoui, ventottenne morto fulminato durante un sit-in dopo
essere salito su un pilone della corrente elettrica per protestare
contro la cancellazione del suo nome dalla lista degli ammessi ad un
posto di lavoro presso il dipartimento regionale dell'Istruzione.
pc 9 gennaio - Nuova rivolta proletaria in Tunisia, l'esercito spara e uccide - massima informazione e sostegno
A
quasi 7 anni dallo scoppio delle rivolte che portarono alla
destituzione dal basso del rais Ben Ali, tornano ad infiammarsi le
piazze tunisine.
Sono le zone del centro e del sud
del paese, le più povere e da sempre marginalizzate rispetto alle
regioni costiere, ad essere protagoniste.
In particolare a Tebourba, circa 40 chilometri dalla capitale, e a Cité Zouhour (governatorato di Kasserine) ci sono stati violenti confronti tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i cortei.
A Tebourba un manifestante di 43 anni sarebbe stato ucciso dalla polizia, la quale afferma che invece sarebbe stato vittima di malore. Secondo alcuni tweet, il nome dell'uomo sarebbe Khomsi Ben Sadek Eliferni.
Diverse sono le persone ferite dopo l'intervento dell'esercito, che afferma di essere entrato in azione per fermare alcuni ragazzi intenti a dare alle fiamme un palazzo governativo. Miccia alle proteste sono stati gli aumenti dei prezzi e delle tasse di alcuni beni (carburante, autovetture, telefonia mobile)
In particolare a Tebourba, circa 40 chilometri dalla capitale, e a Cité Zouhour (governatorato di Kasserine) ci sono stati violenti confronti tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i cortei.
A Tebourba un manifestante di 43 anni sarebbe stato ucciso dalla polizia, la quale afferma che invece sarebbe stato vittima di malore. Secondo alcuni tweet, il nome dell'uomo sarebbe Khomsi Ben Sadek Eliferni.
Diverse sono le persone ferite dopo l'intervento dell'esercito, che afferma di essere entrato in azione per fermare alcuni ragazzi intenti a dare alle fiamme un palazzo governativo. Miccia alle proteste sono stati gli aumenti dei prezzi e delle tasse di alcuni beni (carburante, autovetture, telefonia mobile)
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