Tuesday, June 11, 2024

Italy - Against the G7 of the masters of the world who are preparing the world imperialist war

Il G7 in Italia che si svolge dal 13 al 15 giugno ha al centro è sostanzialmente l'approvazione di un gigantesco piano di riarmo in funzione della nuova guerra, con tutti gli effetti che potrà avere all'interno dei singoli paesi che comprendono anche l’eventuale introduzione della leva obbligatoria, la militarizzazione dei territori e infine l'economia di guerra scaricata sul proletari e masse. Altri temi importanti sono il controllo delle fonti di energia e la cosiddetta Intelligenza Artificiale che oggi è fondamentale dentro la ristrutturazione del Capitale e in particolare sul fronte della guerra.

Il governo, gli apparati militari hanno predisposto in Puglia gigantesche zone rosse, con sequestro delle popolazioni residenti nella zona, 10.000 militari, che potranno anche perquisire, arrestare, quindi droni, cani robot, blocco di aeroporti, voli civili, di strade, mega portaerei nel mare Jonio/mediterraneo, in più 2700 uomini dell’apparato di intelligence politico-militare Usa che devono assicurare la sicurezza di Biden, ecc. ecc.

In questa costruzione di “fortezza assediata”, per mettere in mostra la “potenza del capitale, dell’imperialismo”, del dominio della guerra, della repressione, dell’oppressione dei popoli, in cui ogni cosa, anche un semplice manifestino di protesta (affisso nella zona del G7) viene considerato “atto terrorista”, i “potenti” del mondo dimostrano che in realtà hanno paura che ogni lotta, ogni manifestazione, ogni protesta diventi un “pericolo” per loro. Che lo sia!

Oltre ai 7 Grandi, i capi di Stato e di governo che rappresentano gli interessi dell'imperialismo, dei padroni del mondo, delle multinazionali, della grande finanza, dei signori del petrolio, dei signori della guerra. Per cercare tra di loro accordi che gli possano permettere di andare avanti nel piano di scaricamento della crisi mondiale sui proletari e le masse popolari, sul piano innanzitutto dei preparativi di guerra accelerati. In tutti i paesi aumentano le spese militari, aumentano le missioni militari, le manovre di addestramento, siamo passati da una fase in cui ci si armava a una fase in cui si pensa effettivamente di andare verso la guerra.

In questo G7 ci sarà l’arrivo di Zelensky e anche dal Medio Oriente, con una presenza significativa dentro il conflitto israeliano-palestinese nella contesa che riguarda l'intera zona. E’ quasi certa la presenza di Modi, capo del regime fascista indù in India e oggi paese fondamentale negli schieramenti nella guerra inter-imperialista. La Meloni, presidente del governo italiano ha invitato personalmente quello che possiamo considerare in questo momento il più reazionario dei capi di governo e di Stato, il presidente dell'Argentina, Milei.

Siamo già in guerra, siamo in guerra in Ucraina, dove sempre di più le potenze imperialiste partecipano direttamente e da Macron a Cameron annunciano che sono pronti a mandare i soldati e già dicono che le loro armi serviranno per attaccare il territorio russo.

All'innesco rappresentato dall'invasione imperialista dell'Ucraina si aggiunge l'aperta volontà delle potenze imperialiste occidentali e dei loro alleati di attaccare la Russia, di farne il banco di prova del conflitto mondiale, il cui obiettivo è ancora la contesa interimperialista e la ripartizione dei mercati, con il nuovo grande interlocutore che è la Cina imperialista, una volta socialista e oggi social-imperialista.

In questo contesto il G7 rappresenta una tappa importante, non è né la prima né l'ultima, ma in questo contesto di guerra può essere punto di svolta e nel nostro paese un doppio punto di svolta perché preparato dal governo fascio-imperialista della Meloni.

La Meloni si è preparata sin dal primo giorno, gira il mondo, gira i paesi per autopromuoversi e pianificare la partecipazione italiana al vertice che vuole essere un riconoscimento per il suo governo di essere un “puntello stabile” del sistema imperialista. Ciò che significa “puntello stabile” lo stiamo vedendo: leggi reazionarie da Stato di polizia e di stampo fascista, leggi economiche a favore dei padroni e di tutti gli alleati dei padroni, i piccoli e medi padroni, le corporazioni, che fanno da contorno in un'Italia sempre più divisa in ricchi e poveri, in padroni che si arricchiscono, la finanza che cresce, sia pure in una contesa mondiale, in una guerra commerciale in cui l'Italia è un socio minore.

L’imperialismo è una “tigre di carta”, è un imperialismo morente, non fiorente, perché le guerre sono sempre il punto alto di una crisi profonda dell’imperialismo e quindi non sono una manifestazione di forza ma una manifestazione del punto di arrivo delle crisi delle potenze imperialiste tutte, secondo la gerarchia che lo sviluppo ineguale del capitalismo nella fase imperialista normalmente crea.

Questa tigre di carta è sempre più invisa ai popolo, ai proletari in tutti i paesi

Contestare il Vertice significa fare un fronte di tutte le realtà che sono contro la guerra, che sono contro l'imperialismo, che sono dalla parte dei popoli.

Per questo lanciamo l'appello a tutte le realtà che lottano contro l'imperialismo, la guerra, la crisi economica scaricata sui lavoratori, la repressione, tutti coloro che sono dalla parte dei popoli, della Palestina, tutti coloro che sono contro questi governi e questo governo italiano fascista in particolare, tutti coloro che pensano che la strada sia lottare per il loro rovesciamento, ad esserci.


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