Alla luce delle accuse e delle affermazioni inventate da “Israele” sull’Operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre e sulle sue ripercussioni, noi del Movimento di Resistenza Islamica – Hamas chiariamo quanto segue:
...l’operazione si è concentrata sulla distruzione della Divisione Gaza dell’esercito israeliano e i siti militari israeliani di stanza vicino agli insediamenti israeliani intorno a Gaza.
Come riferito da molti testimoni, il Movimento Hamas ha trattato in modo positivo e gentile tutti i civili che sono stati trattenuti a Gaza, e ha cercato fin dai primi giorni dell’aggressione di rilasciarli, come è avvenuto durante la tregua umanitaria di una settimana, in cui questi civili sono stati rilasciati in cambio della liberazione di donne e minori palestinesi dalle carceri israeliane...
♦ È stata anche fermamente smentita la menzogna dei “40 bambini decapitati” dai combattenti palestinesi, e anche fonti israeliane hanno smentito questa menzogna...
♦ L’ipotesi che i combattenti palestinesi abbiano commesso stupri ai danni di donne israeliane è stata pienamente smentita anche dal Movimento Hamas. Un rapporto del sito web Mondoweiss del 1° dicembre 2023, tra l’altro, ha affermato che non esistono prove di “stupri di massa” presumibilmente perpetrati da membri di Hamas il 7 ottobre e che Israele ha usato tale accusa “per soffiare sul fuoco del genocidio in corso a Gaza”..."
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