pc 13 luglio Fermare la rappresaglia genocida dello Stato d'Israele, sostenuta dall'imperialismo USA, Europa, Italia.
E' iniziata questa notte la invasione di terra delle truppe israeliane a Gaza, fatta di morti e distruzioni indiscriminate nella
striscia di Gaza e nell'intera Palestina.
Lo Stato sionista di stampo nazista vuole la distruzione del popolo palestinese, la negazione di ogni diritto sociale e nazionale. Israele da tempo preparava tutto questo cercava un pretesto per scatenarn la potenza militare dispiegata, cinica e barbara. Israele vuole approfittare della situazione nell'area per andare ben oltre il fatto compiuto e il terreno già occupato.La nuova dittatura militare in Egitto, la guerra di Siria, la guerra fondamentalista in Iraq, l'intesa strategica di fatto con Turchia e Iran, al di là delle parole, offre ad
Lo Stato sionista di stampo nazista vuole la distruzione del popolo palestinese, la negazione di ogni diritto sociale e nazionale. Israele da tempo preparava tutto questo cercava un pretesto per scatenarn la potenza militare dispiegata, cinica e barbara. Israele vuole approfittare della situazione nell'area per andare ben oltre il fatto compiuto e il terreno già occupato.La nuova dittatura militare in Egitto, la guerra di Siria, la guerra fondamentalista in Iraq, l'intesa strategica di fatto con Turchia e Iran, al di là delle parole, offre ad
Israele la possibilità di una sorta di soluzione
finale contro il popolo palestinese e contro le masse arabe in
generale.
La debolezza obiettiva della presidenza Obama, la crisi interna all'Europa, la Russia impelagata nell'"affare ucraino", sono altre condizioni che favoriscono l'azione dello Stato di Israele.
Le masse palestinesi, al di là delle parole e delle prese di posizioni ufficiali, non hanno governi "amici" , il sostegno al popolo palestinese è una priorità mondiale per le masse proletarie oppresse di tutto il Medio Oriente e di tutto il mondo.
In ogni paese si sviluppano manifestazione per fermare la mano assassina e genocida dello Stato di Israele.
Nel nostro paese sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà e indirizziamole contro il governo RENZI, che è dalla parte dello stato sionista aggressore e genocida
La debolezza obiettiva della presidenza Obama, la crisi interna all'Europa, la Russia impelagata nell'"affare ucraino", sono altre condizioni che favoriscono l'azione dello Stato di Israele.
Le masse palestinesi, al di là delle parole e delle prese di posizioni ufficiali, non hanno governi "amici" , il sostegno al popolo palestinese è una priorità mondiale per le masse proletarie oppresse di tutto il Medio Oriente e di tutto il mondo.
In ogni paese si sviluppano manifestazione per fermare la mano assassina e genocida dello Stato di Israele.
Nel nostro paese sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà e indirizziamole contro il governo RENZI, che è dalla parte dello stato sionista aggressore e genocida
Denunciamo tutte le forze politiche parlamentari - compreso l'ignobile
GRILLO e suoi grillini - che parlano 'di 'diritto alla difesa di
Israele'
Denunciare ecolpire gli interessi israeliani in Italia e nel mondo,
denunciare e colpire gli interessi delle industrie belliche che armano
la mano dei sionisti
pc 13 luglio - Palestina- Cronache dell'invasione di Gaza, strage generalizzata da Contropiano
La cronaca della notte, da quanto trapela da agenzie di stampa e fonti internazionali.
Ore 05.50 È di tre feriti fra i manifestanti palestinesi il bilancio degli scontri scoppiati in serata in Cisgiordania e a Gerusalemme est fra le forze di sicurezza israeliane e partecipanti a raduni di protesta promossi contro i raid in corso sulla Striscia di Gaza. Cortei e disordini si sono registrati nella zona di Hebron e nelle vicinanze di Ramallah, oltre che nei quartieri arabi di Gerusalemme est. Secondo la sicurezza palestinese, tre dimostranti sono stati «ferite da proiettili veri», sparati dalle forze israeliane per fronteggiare lanci di pietre e di bottiglie molotov.
Ore 05.25 Una breve operazione di terra è stata lanciata nella notte contro un sito di lancio di missili di Hamas nel nord della striscia di Gaza. L'esercito israeliano dà notizia di quattro soldati leggermente feriti, senza aggiungere ulteriori dettagli. Secondo la radio pubblica israeliana, il blitz è stato effettuato da un commando d'elite della marina. Il braccio armato di Hamas ha confermato che un contingente israeliano ha tentato di sbarcare su una spiaggia e che c'è stato uno scontro a fuoco con combattenti palestinesi. Si tratta della prima incursione terrestre dall'inizio dell'offensiva israeliana.
Ore 05.05 Un giovane palestinese di 14 anni è rimasto ucciso all'alba di oggi nella striscia di Gaza in un raid israeliano. Lo rendono noto i servizi di sicurezza locali. Il ragazzo, Ibrahim al-Najar, sarebbe morto a Jabalya, nel nord della striscia. Secondo la polizia di Gaza, 17 raid avrebbero colpito la regione tra le 4 e le 5 ora locale (le 3 e le 4 ora italiana). Al sesto giorno dei bombardamenti di Israele contro Hamas, il bilancio attuale è di 162 vittime.
La cronaca della giornata di ieri, da Nena News.
Il numero delle vittime palestinesi è salito a 151, dopo il raid che a Gaza City ha causato la morte di 16 persone – tra cui donne e bambini – in una moschea e in un’abitazione privata. Ci sarebbero anche alcune persone intrappolate sotto le macerie. Due razzi in provenienza dal Libano sono caduti nella Galilea occidentale e Israele ha aperto il fuoco oltreconfine. Esplode la violenza a Gerusalemme, con scontri tra esercito israeliano e dimostranti palestinesi a Issawiya, at-Tur e Qalandiya.
Le autorità militari israeliane hanno confermato che presto verrà diffuso l’avviso di evacuazione per i residenti del nord della Striscia di Gaza: secondo un alto ufficiale israeliano intervistato da Haaretz sarebbe proprio da lì che viene sparata la maggior parte dei razzi diretti in Israele. Secondo l’ufficiale, la popolazione verrà avvertita via media, telefono e volantini e una volta ripulita la zona dai civili, l’esercito rimuoverà alcune delle restrizioni alle varie unità, intensificando gli attacchi aerei. ”Questa – ha dichiarato l’ufficiale – è una misura altamente morale… L’evacuazione consente una maggiore libertà di azione nella zona. Noi, da paese disciplinato, emetteremo segnalazioni prima di colpire coloro che vogliono uccidere i nostri cittadini”.
AGGIORNAMENTO ORE 22.00
Un nuovo raid aereo israeliano ha causato stasera a Gaza City almeno altri 15 morti, portando il totale delle persone uccise oggi nella Striscia a 45 (circa 150 da lunedì), secondo le stime dei servizi di soccorso medico locali palestinesi. L’attacco ha colpito un edificio e una moschea.
AGGIORNAMENTO ORE 20.30 – 135 VITTIME, 950 FERITI A GAZA. DUE RAZZI INTERCETTATI SU TEL AVIV, HAMAS: “ASPETTIAMO UN’OFFERTA PER UN CESSATE IL FUOCO”
Il bilancio delle vittime palestinesi a cinque giorni dall’inizio dell’operazione “Bordo protettivo” contro Gaza è di 135 morti: lo riferisce al-Jazeera. Gli ultimi raid dell’aviazione israeliana hanno avuto come obiettivi 4 militanti di Hamas e della Jihad Islamica che, secondo quanto riporta Haaretz, “stavano lanciando razzi contro Israele” e la casa di un dirigente di Hamas dove, sempre secondo Haaretz, erano nascosti dei lanciarazzi. Anche la casa di un miliziano della Jihad Islamica, Radwan Tapash, è stata colpita.
Continua intanto il lancio di razzi verso Israele. Haaretz riporta che due missili sono stati appena intercettati nei cieli di Tel Aviv. Sami Abu-Zuhri, portavoce di Hamas, ha dichiarato che il gruppo deve ancora ricevere una “offerta concreta” per quanto riguarda un cessate il fuoco. ”Non stiamo elemosinando una tregua. Se dovessimo ricevere una proposta seria – ha aggiunto – la studieremo e daremo una risposta. Ma nel frattempo, le forze della resistenza continueranno a combattere l’occupazione”.
Secondo la tv israeliana Canale 10, Israele ordinerà stanotte a parte degli abitanti di Gaza di lasciare le proprie case perché quelle aree saranno zona di combattimento.
AGGIORNAMENTO ORE 18:30 LA TV AL-MAYADEN: “IL BILANCIO DELLE VITTIME PALESTINESI SALE A 133″
Secondo quanto riferisce la tv al-Mayadeen le vittime palestinesi sarebbero salite a 133. 950 i feriti.
Intanto a Ramallah si è riunita la dirigenza del
Comitato politico dell’OLP. Tra i temi discussi la richiesta di
protezione internazionale. A Londra il Ministro degli Esteri
britannico,William Hague, ha dichiarato che Inghilterra, Stati Uniti,
Francia e Germania si incontreranno domani per discutere della
possibilità di un cessate il fuoco a Gaza.
Secondo quanto riferito dai media israeliani le sirene
sono risuonate ad Ashkelon ed Ashdod. Un missile avrebbe, invece,
provocato due feriti a Rishon LeTzion. Due esplosioni si sono udite a
Gerusalemme mentre quattro razzi sono caduti in Cisgiordania nella zona
di Hebron e Betlemme.
L’Aviazione israeliana ha annunciato di non riuscire a portare a termine la missione da sola. A dirlo è il canale 10 israeliano.
AGGIORNAMENTO ORE 16:40 ABU ZUHRI (HAMAS): “NESSUNA TREGUA SE L’AGGRESSIONE CONTINUA”
La tv al-Mayadeen riporta le parole pronunciate poco fa dal portavoce
di Hamas, Abu Zuhri: “non c’è possibilità di una tregua se
l’aggressione israeliana continua. Chi parla di calma è solo la stampa
israeliana, ma non è la nostra posizione. L’attacco israeliano ha
superato tutte le linee rosse. A Gaza sta avvenendo una guerra di
sterminio”. Abu Zuhri ha poi aperto alle altre forze palestinesi: “siamo
d’accordo con la proposta della Jihad islamica di convocare un incontro
palestinese allargato”. E sull’ANP ha detto: “l’autorità palestinese
deve assumersi le responsabilità e sentirsi ingannata dalla posizione
araba”. Ha poi minacciato Tel Aviv: “non siamo né deboli né in crisi.
Anzi, nei prossimi giorni dimostreremo che ad esserlo è l’Occupazione
[Israele,ndr]”.Tra i sei morti palestinesi nel raid a Sheykh Radwan a Gaza, ci sono anche 2 nipoti dell’ex Premier di Hamas, Ismail Haniyeh. 20 sono stati i feriti. Sirene sono suonate nuovamente a Ashkelon e Hof Hashkelon
AGGIORNAMENTO ORE 15:10 127 PALESTINESI UCCISI. 940 I FERITI
Un raid militare israeliano nel quartiere di Shaykh Radwan a Gaza ha provocato la morte di 6 persone. Il bilancio dei palestinesi uccisi da stamattina sale a 21 vittime. Il Ministero della Salute a Gaza ha detto che i morti totali sono 127. 940 sono i feriti.
Continua il lancio di razzi su Israele. Due missili sono esplosi vicino a Eshkol. Altri tre sono caduti a Sha’ar HaNeghev. In entrambi i casi non si registrano danni. 3 feriti israeliani si registrano a Netivot in seguito alla caduta di un missile su una casa. A riferirlo sono i media israeliani.
Le Brigate al-Qassam dichiarano di aver colpito l’aeroporto di Tel Aviv “Ben Gurion”. Notizia però che non trova conferma da parte israeliana.
L’esercito di Tel Aviv ha detto che finora sono stati sparati dalla Striscia di Gaza 36 razzi dei quali due sono stati intercettati dall’Iron Dome. 19 sono invece esplosi nella zona di Eshkol.
AGGIORNAMENTO ore 14.45 – RIAPERTO IL VALICO DI RAFAH
Stamattina il valico di Rafah è stato riaperto dalle autorità egiziane per permettere l’evacuazione di feriti gravi, gazawi con cittadinanza egiziana e internazionali. Dall’Egitto sono arrivati anche aiuti umanitari alla Striscia. Il valico era stato aperto giovedì (erano passate solo 11 persone) e poi di nuovo chiuso venerdì.
AGGIORNAMENTO ore 14.15 – CINQUE MORTI PALESTINESI IN UN ATTACCO ISRAELIANO A GAZA CITY
pc 13 luglio - GENOCIDIO DI GAZA: DENUNCIARE E LOTTARE CONTRO IL GOVERNO E LO STATO ITALIANI
Nella
denuncia del genocidio che il popolo palestinese sta subendo in questi
giorni e ore, la nostra solidarietà è anche e soprattutto denunciare e
lottare contro il nostro imperialismo, il nostro governo e Stato, che in
questi giorni si stanno mostrando, insieme all'imperialismo europeo e
Usa, ancora una volta, e come è inevitabile per gli interessi economici,
strategici, sostenitori dello Stato sionista di Israele.
Alle squallide parole del Ministro degli esteri, Federica Mogherini che mettendo
sullo stesso piano il massacro di Israele dell'intera popolazione di
Gaza e la risposta di difesa di Hamas, ha dichiarato: "è
urgente evitare una spirale di violenza in Medio Oriente che
rischierebbe di sfuggire al controllo e di infiammare una regione
attraversata da conflitti drammatici";
si sono aggiunte le parole di Napolitano, in un intervista rilasciata a La Stampa, che sono una vera e propria copertura di Israele, per far passare Israele come "vittima" e di fatto giustificare l'occupazione di Gaza da parte dell'esercito Israeliano, addossando di fatto la colpa dei bombardamenti e delle stragi ad Hamas.
Alla domanda sulla posizione in cui si trova il presidente israeliano Peres, Napolitano infatti ha risposto:
si sono aggiunte le parole di Napolitano, in un intervista rilasciata a La Stampa, che sono una vera e propria copertura di Israele, per far passare Israele come "vittima" e di fatto giustificare l'occupazione di Gaza da parte dell'esercito Israeliano, addossando di fatto la colpa dei bombardamenti e delle stragi ad Hamas.
Alla domanda sulla posizione in cui si trova il presidente israeliano Peres, Napolitano infatti ha risposto:
«Quest’uomo, che ha sempre tenacemente e pubblicamente creduto sia
nella necessità sia nella possibilità della pace e nella prospettiva di
due Stati pacificamente coesistenti, oggi lancia un estremo appello
affinché cessi immediatamente il lancio di missili sul territorio di
Israele, paventando altrimenti la fatale conseguenza di una occupazione
della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Dopo il già
durissimo sacrificio di vite palestinesi in conseguenza dei massicci
bombardamenti su Gaza, l’invasione della Striscia costituirebbe una
escalation dalle conseguenze imprevedibili...».
E quindi ha aggiunto, rispondendo alla domanda: "Cosa può fare invece Abu Mazen?"
«Abu Mazen, che ha creduto sinceramente nella possibilità di
coinvolgere Hamas in una ricerca di dialogo e di negoziato con Israele,
non può che considerare una provocazione anche contro l’Autorità
nazionale palestinese il rapimento e l’uccisione dei tre giovani
israeliani prima e l’offensiva dei missili su Israele poi...".
Un rapimento e uccisione che lascia quantomeno forti sospetti, come da
fonti giornalistiche non allineate viene sottolineato. Chi ne ha
beneficiato di quel rapimento e uccisione? Se dobbiamo guardare ai
fatti, il governo israeliano ne ha approfittato per lanciare una guerra
di sterminio contro il popolo palestinese, per riprendere un ruolo forte
nell'area (mentre andava avanti sempre e comunque la massiccia
colonizzazione dei territori occupati), e contrastare in questo modo un
linea nell'area, e fuori (vedi anche il ruolo di Bergoglio) di
trattativa, negoziati con il governo di unità nazionale palestinese. Di
fatto dopo queste uccisioni, Netanyahu ha potuto riprendere l'immagine
di combattente.
Ma non ci sono solo le parole dei rappresentanti del governo e dello Stato italiani. Vi sono anche i fatti.
Come la consegna alle forze armate di Israele di due caccia addestratori
avanzati M-346 "Master" prodotti dall'Alenia (come riportiamo in altro
articolo).
Per non parlare del progetto del Muos che va avanti, nonostante
l'opposizione della popolazione di Niscemi - Muos che, come denunciano i
compagni di Proletari comunisti di Palermo, è
uno strumento di guerra di importanza strategica per l'imperialismo,
Usa in particolare. E nell'attuale contesto del mediterraneo e del Medio
Oriente guardando alla situazione di Siria, Palestina ed Irak in
particolare dove si prospetta un possibile nuovo intervento diretto
degli USA in chiave anti-ISIS, il Muos è uno strumento fondamentale e
funzionale per le attuali e nuove guerre di aggressioni.
IL NEMICO DEL POPOLO PALESTINESE CE L'ABBIAMO IN CASA. CHI
AIUTA ISRAELE, CHI COLLABORA AL SUO ARMAMENTO PER MASSACRARE 170
PALESTINESI, SOPRATTUTTO DONNE, BAMBINI SI CHIAMA GOVERNO RENZI, SI
CHIAMA PRESIDENTE NAPOLITANO, SI CHIAMANO PADRONI ITALIANI!
pc 13 luglio - L'ALENIA FA PROFITTI SUL SANGUE DI DONNE, BAMBINI, UOMINI PALESTINESI!
L'ITALIA FINO IN FONDO RESPONSABILE DEL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!
"CACCIA MADE IN ITALY PER I RAID ISRAELIANI A GAZA"
(di Antonio Mazzeo) - Mentre nella striscia di Gaza è in atto l’operazione militare “Bordo protettivo”, la più devastante degli ultimi due anni, la testata giornalistica Heyl Ha’Avir annuncia che nelle prossime ore due caccia addestratori avanzati M-346 “Master” di produzione italiana saranno consegnati alle forze armate israeliane. Si tratta dei primi velivoli prodotti dagli stabilimenti di Venegono Superiore (Varese) di Alenia Aermacchi, gruppo Finmeccanica, ordinati da Israele nel febbraio 2012. Gli M-346 giungeranno nella base di Hatzerim, nei pressi di Beersheba, deserto del Negev, dove - secondo le autorità militari - saranno impiegati per la formazione di piloti e operatori di sistemi. I “Master” saranno denominati “Lavi” (leone in ebraico), come il progetto per un sofisticato caccia di produzione nazionale, cancellato nel 1987 per i suoi insostenibili costi finanziari. “I Lavi consentiranno uno sviluppo qualitativo e quantitativo nell’addestramento dei futuri piloti”, ha dichiarato il generale Shmuel Zucker, capo delle acquisizioni di armamenti del ministero della difesa d’Israele. Alenia Aermacchi conta di concludere la consegna dei restanti 28 esemplari entro il 2016.
Il governo israeliano ha deciso di assegnare i
caccia M-346 alle Tigri volanti del
102° squadrone dell’Aeronautica militare per addestrare i piloti alla guida dei
cacciabombardieri di nuova generazione come “Eurofighter”, “Gripen”, Rafale,
F-22 ed F-35, ma potranno essere utilizzati anche per attacchi al suolo con
bombe e missili aria-terra o antinave. I velivoli di Alenia Aermacchi prenderanno il posto degli
obsoleti TA-4 Skyhawk di produzione statunitense, alcuni dei quali furono
utilizzati nei bombardamenti di Gaza nel 2010...
Il primo addestratore M-346 è stato presentato il 20
marzo scorso nel corso di una cerimonia tenutasi presso lo stabilimento Alenia
Aermacchi di Venegono Superiore, alla presenza di alti ufficiali del Ministero
della Difesa e dell’aeronautica militare israeliana e dei partner industriali
stranieri... Parte del supporto logistico e le attività di
manutenzione e riparazione degli M-346 saranno garantite in loco da personale
di Alenia Aermacchi, grazie ad un contratto di 140 milioni di euro sottoscritto
lo scorso anno con le imprese israeliane...
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