Sunday, September 1, 2024

6 SEPTEMBER - Italy - against repression worker comrade Sebastiano for his action in Milan 25h avril in support Palestinian resistance against sionism and police

6 september the Milan court decides on the confirm 'expulsion order' and 'ban on participation'to palestine demonstration in Milan

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Sebastiano Lamera, delegato di fabbrica dello Slai Cobas alla Dalmine è da sempre avanguardia riconosciuta nelle manifestazioni di ogni genere che vengono fatte a Bergamo o a Milano, sia nei vari settori dei posti di lavoro, sia nelle piazze e, in particolare, Sebastiano è impegnatissimo nei sabati di solidarietà con la Palestina a cui lui e i suoi lavoratori e i suoi compagni non mancano mai.

Il Questore di Milano ha stabilito per Sebastiano, proprio perché vuole colpire questa attività che Sebastiano fa ed è riconosciuta dal movimento proletario, dal movimento rivoluzionario e dal movimento palestinese, un provvedimento repressivo consistente nel "foglio di via" col divieto di presenza di Sebastiano nel Comune di Milano,per impedire che partecipi e che assuma il ruolo d'avanguardia che gli viene riconosciuto nelle manifestazioni dei sabati di piazza in solidarietà con la Palestina che si svolgono a Milano. Ed il pretesto è ancora più grave perché non è formalmente per il ruolo avuto e per le attività che Sebastiano ha svolto in queste manifestazioni, ma per i fatti avvenuti il 25 Aprile.

Il 25 Aprile, come si sa, vi è stata la manifestazione per il 25 Aprile unita alla manifestazione di solidarietà con la Palestina, ed è chiaro che in Piazza Duomo vi sono stati dei momenti di tensione e di scontro nei confronti della brigata sionista ebraica, braccio operativo nel campo del nostro movimento, protetto in questa occasione dai partiti parlamentari e dai falsi antifascisti.

Sebastiano e i suoi compagni, naturalmente, erano insieme a tanti altri, alle diverse centinaia di compagni che in piazza Duomo hanno contestato questa presenza, hanno contestato che parlasse dal palco, hanno contestato chi glielo permetteva. E in questa situazione vi sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine.

E’ molto grave che lo Stato borghese abbia invece utilizzato questa legittima contestazione per colpire proprio Sebastiano con una formulazione che dice: “in data 25 Aprile in questo capoluogo si è tenuta la tradizionale manifestazione indetta per la festa di Liberazione a cui ha preso parte un nutrito numero di manifestanti durante il quale si sono verificati disordini a causa dell'inosservanza delle disposizioni volte al mantenimento dell'ordine alla sicurezza pubblica da parte di alcuni partecipanti, nonché in ragione degli improperi, insulti di matrice discriminatoria - che alcuni aderenti alla causa palestinese hanno rivolto al gruppo di circa 300 persone appartenenti ai movimenti Sinistra per Israele e Brigate ebraica”.

lsa questa premessa sui motivi di questa contestazione.

Continua il provvedimento del Questore di Milano: “nell'ambito della predetta manifestazione, Lamera Sebastiano veniva deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria dal personale della locale Digos per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, aggravato da aver commesso il fatto nel corso di una manifestazione in luogo pubblico e con un utilizzo di corpi contundenti. In particolare, in questa piazza un cospicuo gruppo di manifestanti riusciva a rimuovere le transenne delimitanti il palco predisposto per gli interventi oratori dentro, rendendo così necessario lo schieramento della forza pubblica al fine di scongiurare l'emergenza di gravi disordini. Durante tali fasi, Lamera Sebastiano colpiva con una lunga asta un agente del reparto mobile della polizia di Stato”.

La descrizione del fatto che fa la Questura di Milano è capziosa e volutamente persecutoria, non certo una descrizione “oggettiva”, ma indirizzata a colpire Sebastiano. Infatti la Questura nello stabilire "i precedenti di Sebastiano" fa un elenco di iniziative che testimoniano soltanto l'attività,, alle lotte di lavoratori di Bergamo. L'elenco comprende diverse iniziative, però prendiamo in considerazione una: “In data 18 giugno 2021 veniva deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria da personale della Digos di Bergamo per violazione delle disposizioni su riunioni in luogo pubblico o aperta a pubblico e violenza privata, poiché nel Comune di Calcio (Bergamo), presso il Polo logistico dell'Italtrans di Spa, in qualità di rappresentante delle organizzazioni sindacali denominati Si.Cobas e Slai Cobas, dava luogo a una manifestazione non autorizzata, coordinando altri 50 manifestanti. In particolare sostava sulle corsie di accesso allo stabilimento generando forte disagio alla viabilità stradale autostradale. In seguito all'arrivo delle forze dell'ordine si sedeva a terra unitariamente a manifestanti, formando un cordone umano”

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