Nella giornata internazionale contro la violenza sessuale, le donne proletarie, le lavoratrici, le immigrate, braccianti non possono accodarsi alle posizioni, concezioni perdenti del femminismo piccolo e medio borghese.
Le donne proletarie devono in maniera autonoma, costruendo nella lotta la loro forza, portare avanti la battaglia generale. Questo lo abbiamo fatto negli scioperi delle donne, questo lo faremo il 25 novembre, con una manifestazione che assedia i Palazzi del Potere.
Le donne proletarie devono in maniera autonoma, costruendo nella lotta la loro forza, portare avanti la battaglia generale. Questo lo abbiamo fatto negli scioperi delle donne, questo lo faremo il 25 novembre, con una manifestazione che assedia i Palazzi del Potere.
Per lottare contro tutte le violenze dei padroni, dello Stato, del governo, degli uomini che odiano le donne; perchè la violenza contro noi donne è sistemica ed è questo sistema capitalista che va rovesciato, dalla terra al cielo, perchè come donne dobbiamo rompere non una ma mille catene e tutta la nostra vita deve cambiare.
Il giorno successivo, il 26, un contingente delle lavoratrici sarà nella manifestazione contro la violenza sessuale per portare a tutte le donne la necessità di una prolungata lotta di classe e come donne per rovesciare con la rivoluzione proletaria l'intero sistema.
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