Saturday, November 2, 2024

Toyota/Italy - worker's struggle against deaths at work

proletari comunisti/PCm Italy info

 Toyota - operai in lotta nella campagna nelle fabbriche contro le stragi sul lavoro - info


Tenaris Dalmine - giovedì al cambio turno delle 13.00 e venerdì all’ingresso delle ditte e del turno di giornata presidio a Tenaris Dalmine, dove le ristrutturazioni i nuovi ritmi gli accordi sindacali per la produttività sono un pericolo costante.

 Montello - Venerdì alle 13.00 la campagna è stata portata all’interno dell’assemblea sindacale già indetta al cambio turno delle 13.00  L’assemblea significativamente è stata trasformata in sciopero per rispondere ad una attacco alle libertà sindacali, che pretende di limitare l’uso delle assemblee e mettere in discussione il riconoscimento dei delegati sindacali.

Same - Spikeraggio  per raggiungere i lavoratori che nella nuova portineria ristrutturata in maggioranza entrano in auto con diffusione del numero 25 Controinformazione Rossoperaia.

Reagiamo! Ancora due morti operaie alla Toyota, non è una fatalità, con le indicazioni di mettere in RETE, una Rete Nazionale per la Salute e la Sicurezza nei posti di lavoro, le energie a partire dalla fabbrica con l’iniziativa autonoma dei lavoratori, di chi si attiva veramente per la sicurezza anche dentro le associazioni, con la denuncia che i morti in fabbrica sono i morti della guerra del profitto, dei padroni, del governo, mai come il fascista Meloni pienamente dalla parte dei padroni, con l’indicazione dell’elezione diretta degli RLS, RLS che devono essere sottratti alle mani dei sindacati confederali.

TOYOTA ANCORA DUE OPERAI MORTI!!

RISPONDIAMO ALLA GUERRA DI CLASSE DEL CAPITALE CON LA LOTTA AUTONOMA DEGLI OPERAI DA GOVERNO E PADRONI.

Due operai sono morti sul lavoro nella fabbrica Toyota Material Handling a Borgo Panigale (Bologna) e 11 feriti sono ricoverati in gravi condizioni. 

Si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi di Bologna.

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe esprime la sua solidarietà e la sua vicinanza ai lavoratori e alle famiglie degli operai di questa fabbrica uccisi dalla logica del profitto padronale.

Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell’infortunio mortale sarebbe da ricondurre al malfunzionamento di un compressore, che, esplodendo, ha provocato il crollo parziale della struttura.

Era previsto uno sciopero per la sicurezza proprio per domani, indetto dai confederali, due ore a fine turno. "Qui - denuncia un'operaia interinale - ci sono sempre problemi, soprattutto alla linea 1. Si fanno spesso tanto male, in molti. Si vede da quando uno entra che c'è qualcosa che non va".

L'esposizione al rischio-sicurezza degli operai era grave in quella fabbrica, se i confederali erano arrivati a proclamare uno sciopero addirittura prima che avvenisse la strage. E vuol dire che questa è ancora una volta una strage annunciata.

Ma appunto non sono le perizie che ci possono aiutare a lottare contro le morti sul lavoro: la sicurezza, la manutenzione nelle fabbriche sono un costo per i padroni, da tenere più basso possibile, aumentando le condizioni perchè gli operai si infortunino o mettano a rischio la propria vita lavorando nelle aziende!

E' una guerra contro i lavoratori, dove i morti sono di parte operaia e i profitti dei padroni. Una guerra a senso unico e così deve essere considerarla per poterla rivoltare in una guerra all’ultimo sangue contro il sistema omicida capitalista.

Sistema dove il governo, oggi il governo fascista Meloni, che non ha certo creato i morti in fabbrica agisce organicamente a sostegno del profitto delle aziende, tagli che paralizzano gli enti di controllo, leggi che rendono liberi gli appalti, sub appalti a cascata, che aumentano la precarietà come il prossimo Decreto Lavoro in arrivo. È il programma annunciato da Meloni ‘lasciamo lavorare liberamente i padroni che producono’ e i morti ne sono una delle terribili conseguenze.

Sistema dove i sindacati confederali sono quelli del giorno dopo, quelli che dicono ‘non è una fatalità’ ma nulla fanno in fabbrica per organizzare la forza degli operai per la sicurezza. Sono quelli dei protocolli istituzionali per la sicurezza, che non sono in grado di fermare i padroni ma danno solo un ruolo a loro che si siedono ai tavoli. Sono quelli che blindano e controllano gli RLS, che invece vanno ‘assediati’ dai lavoratori, con segnalazioni dirette e verifica delle iniziative messe in campo.

La difesa della vita degli operai nei luoghi di lavoro ha bisogno di un'altra prassi che non sia solo in ambito aziendale e territoriale. Tutti gli sforzi, degli operai in fabbrica, che si organizzano in autonomia, delle associazioni, di tutti quelli che voglino lottare veramete per la salute e la sicurezza, devono essere messi in una RETE NAZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI

LUOGHI DI LAVORO E SUL TERRITORIO.

Per portare avanti la loro logica criminale dei profitti, i padroni agiscono all'interno di un sistema che porta avanti i loro interessi, con i governi, con le istituzioni, con i sindacati complici che lavorano per loro. E' ora che gli operai prendano in mano la lotta contro tutto questo sistema criminale basato sul profitto e uniscano attorno ad essi tutti coloro che si impegnano concretamente su questo terreno su di un piano nazionale.

Slai Cobas per il sindacato di classe

 

The Spanish State is the responsible for the dead people in the floods


Featured image: flood on this Monday in the surrounding areas of Valencia. Source: El País

Today it has been reported that 158 people died after the so-called DANA, what means “Depresión Aislada en Niveles Altos” – literally a high altitude, isolated depression – a recurring type of storm often seen in the Iberian peninsula at this time of year. The worst part has been in the Valencian region, in the surrounding areas of the city of Valencia, mainly the southern ones. More heavy rains are expected in the upcoming days in other parts of the Spanish State, such as in Castellon (northern part of Valencian region) as well as in the south of Catalonia.

Source: BBC

Source: BBC

While DANAs aren’t unusual in the region, the Mediterranean has seen record-breaking warm waters this summer. A warm atmosphere holds more moisture and so as the world continues to warm we can expect to see these sorts of events become more extreme because the Mediterranean sea it is already instable or variable in its behavior. But with the climate change this kind of phenomena are becoming more frequent and much more violent. Then also the effects are much larger since there have been other big DANAs; for example in 1973 there was a big one which brought big damages to the south and south-east of the Iberian peninsula. But the experts are defining the DANA of those days as “the worst of the century in the Valencian region”, and the third-deadliest nature catastrophe in the history of the country. And it has not even been seen all the damage caused by the DANA as there are still many vehicles, buildings and areas damaged which have not been recovered, so most likely more bodies will be recovered.

The State has not done anything to prevent the huge massacre. There have been many statements by State officials claiming that those natural disasters cannot be avoided, or that these floods were completely unexpected and with no comparison with the previous ones. The truth is that several questions failed or caused this problem: regarding the prevention, many experts have said already that the infrastructure of the Spanish cities it is in a very bad shape. Regarding the DANA, the experts were warning since a long time ago that many buildings were in risk of being flooded, the buildings were built without control and the bourgeois administrations at a local, regional and State level were just allowing such things. Additionally, there are many solutions that could minimize the risk such as having more green areas around the rivers, and not harvests which are drying the land close to the rivers. Then also the construction of more dams (the reservoirs in the area are completely full already) or to build more river channeling. But also the own experts from the bourgeois institutions explain that there are no resources assigned to prevention. This type of measures was not interesting for the interests of the bourgeoisie and for the increasing of the profits and this has been happening since the beginning of the existence of the bourgeois Spanish State, since the measures have been always pointed out by experts, but never applied.

Then another big problem was the lack of means. The Valencian regional government, which is lead by the conservative party, the PP, few months ago dismantled a Unity of Emergencies, created to intervene in cases of nature catastrophe and to coordinate efforts of rescue, with firefighters and other logistic units in the case of emergency. This of course is part of the criminal responsibility in this tragedy, but also it is true that the social-democrats who are yielding this fact against the conservative party to gain some votes, only assigned 9 million euros to this unity when they created it. So this would be also very insufficient and the criticism is really cynical since they never gave importance to the matter of prevention. So both governing parties, which are continuously exchanging position in the regional and State government, PSOE and PP, were giving the same importance to prevention: none.

But the bourgeois State and its several institutions not only disregarded the prevention with a proper infrastructure or investing the necessary resources in rescue and emergency teams. They even failed at the time of warning the inhabitants of the region. 60 percent of the dead people were in their vehicles. This could have been mostly avoided just by warning on time the people to prevent them to go to the streets. Some social media accounts of the regional government warned about danger of floods at Tuesday’s noon, but there was no center of coordination until 17:00 and there were no warnings to the phones to the inhabitants until 20:00 when everything was already out of control. On the top of it, bourgeois politicians were stating that everything was fine, that the floods were going better and for half of the noon everything would be under control.

The Valencian regional president has also announced an aid package of at least 250 million euros for the affected people due to the DANA. But obviously these kind of statements come after the damages that have been caused. And also those aids are nothing more than crumbs, since the aids will be around 6,000 euros, but there are tens of thousands of people affected who lost their vehicles, house, who have lost relatives… So these 6,000 euros will be more than insufficient. Therefore, the upcoming situation is a State and regional government offering crumbs to the people after being responsible for the death of their relatives and the loss of mostly everything they had.

red herald

worker's education in Italy on 'Lenin - State ad Revolution - info from PCm /Italy

 Il 7 novembre - anniversario della Rivoluzione d'Ottobre - riprende la Formazione Operaia del giovedì con il libro di Lenin "Stato e Rivoluzione"

Perchè proprio da questa data importante per i proletari e i popoli del mondo? Perchè Lenin scrisse questo testo poco prima della Rivoluzione d'Ottobre, tra agosto e settembre del 1917, dicendo «...E' davanti agli occhi che la rivoluzione proletaria internazionale sta maturando. La questione del suo atteggiamento nei confronti dello Stato acquista una valenza pratica».

Ma sempre, e anche oggi, la questione dello Stato è dirimente per la comprensione del suo ruolo, nella lotta per rovesciare questo sistema sociale. 

Tanti, anche oggi, pensano che lo Stato sia al di sopra delle classi, vedendolo - come dice Marx - "...come presunto arbitro imparziale tra interessi universali e interessi particolari" ; o cercando il "fondamento del male non già nell'essenza dello Stato ma in una determinata forma di Stato, al cui posto mettere un'altra forma di Stato".

Su questo, quindi, è necessaria una conoscenza e una comprensione vera, che Lenin nel suo libro ci consegna. Da qui la nuova Formazione Operaia rivolta in primis proprio ai proletari e alle proletarie e ai giovani, ai compagni.

Perchè questa comprensione, come per le precedenti Formazioni Operaie, sia arma teorica per le armi pratiche della lotta sociale politica.

El arte y la literatura en la Revolución Proletaria y en la construcción del Partido en Colombia - for debate

 Extraído del blog Revolución Obrera

El arte y la literatura en la Revolución Proletaria y en la construcción del Partido en Colombia

Entrevista al camarada José Núñez, miembro fundador de la Unión Obrera Comunista (marxista leninista maoísta) sobre el papel del arte para la Revolución y la construcción socialista. Se destaca cómo las expresiones culturales han sido esenciales para conquistar las mentes y corazones de la sociedad, como un arma poderosa en la lucha de clases; facilitando la difusión de nuevas ideas y contribuyendo a la liberación de los pueblos oprimidos.


¿Como fue la experiencia del socialismo respecto al arte y la literatura?

Antes de referirme a lo que conozco de la experiencia del socialismo respecto al arte y la literatura, me gustaría decir unas palabras sobre la importancia trascendental de ellos para la revolución, pues ningún movimiento revolucionario ha conseguido la victoria sin un gran trabajo en el terreno de las ideas, por conquistar la mente y el corazón de la sociedad para las grandes transformaciones y obviamente, esto no se reduce a plantear un nuevo pensamiento en cuanto a los asuntos de la filosofía, la política, la economía, problemas que han resuelto los grandes pensadores desde la revolución burguesa con la ilustración, que se encargó de enterrar todas creencias de la vieja sociedad feudal.

Pero se necesitaron otras armas para sepultar los viejos prejuicios y en ello el arte y la literatura tuvo un papel determinante para llevar las nueva ideas a las grandes masas del pueblo que no tenían acceso a los libros, ni la cultura suficiente para acceder a los grandes tratados. Así pues, los cuentos, el teatro, la música, la poesía, la escultura, la pintura… se encargaron de popularizar las nuevas ideas.

Es decir el arte y la literatura siempre han estado ligados a la lucha de clases y a la lucha de liberación de los pueblos oprimidos, y por tanto han jugado un papel importantísimo en las grandes revoluciones y epopeyas de los pueblos.

Si nos fijamos en la experiencia del movimiento obrero, también el arte y la literatura han jugado ese papel, Marx y Engels destacaron las obras literarias importantes de la época, la poesía y la música (incluida la creada por los propios obreros) como parte del arsenal en la guerra contra los remanentes del feudalismo y contra la burguesía. No es casual entonces que en la Comuna de París figuren entre sus dirigentes el pintor Gustave Courbet, el poeta Eugenio Pottier, autor del himno que se convirtió en el programa y grito de combate del proletariado mundial, La Internacional.

Igualmente, antes del triunfo de la revolución bolchevique fueron grandes las obras artísticas y literarias que ayudaron a los obreros y campesinos a levantarse contra la tiranía zarista produciendo grandes literatos obreros como Máximo Gorki. Como también sucedió antes del triunfo de la revolución en China, destacándose grandes escritores como Lu-Sin desde el movimiento del 4 de mayo en 1919.

Mao, en sus célebres intervenciones en el Foro de Yenán sobre Arte y Literatura, realizado en 1944, antes del triunfo de la revolución en 1959 decía:

«En nuestra lucha por la liberación del pueblo chino existen varios frentes, entre ellos, el de la pluma y el del fusil, es decir, el frente cultural y el frente militar. Para vencer al enemigo, hemos de apoyarnos ante todo en el ejército que tiene los fusiles en la mano. Pero éste no basta por sí solo; necesitamos también un ejército cultural, que es absolutamente indispensable para estrechar nuestras propias filas y derrotar al enemigo. Desde el Movimiento del 4 de Mayo, este ejército cultural ha tomado forma en el país y ha contribuido a nuestra revolución

Se entiende entonces que las revoluciones dirigidas por el proletariado exigen de un esfuerzo superior en el frente del arte y la literatura, porque se trata de preparar espiritualmente a las masas trabajadoras, convertidas en bestias de carga del capital, embrutecidas en el infierno de las fábricas y las plantaciones, desligadas de la vida cultural, sin tiempo para el sano esparcimiento y sin acceso a la ciencia y por tanto, ajenas a su papel como las verdaderas protagonistas de la historia de lo cual deben hacerse conscientes.

Sin lugar a duda, la revolución proletaria es por primera vez en la historia de la humanidad el acto consciente de la inmensa mayoría de la sociedad para barrer todo lo viejo y reaccionario… y ello exige de un gran esfuerzo de los comunistas para elevar su conciencia política, por abrir sus ojos a la ciencia, por escalar las alturas en el dominio de la filosofía, la economía política, además de su propio programa y de su táctica revolucionaria. Una labor que sería imposible sin el papel del arte y la literatura.

Este es pues el punto de partida para entender la importancia que tuvieron los movimientos artísticos tanto en Rusia como en China durante la construcción del socialismo.

Ahora bien, no bastaba lo realizado en el terreno del arte y la literatura para derrotar a los enemigos, ese era apenas un primer paso y el más fácil, según Lenin. Ahora había que afianzar la victoria y continuar desarrollando la revolución para aplastar la resistencia de los explotadores, para desarraigar las viejas ideas y costumbres que siguen existiendo, para afianzar las cosas nuevas y sacar al pueblo del oscurantismo impuesto por tantos siglos de explotación, opresión y dominación ideológica de los explotadores.

El arte y la literatura en la Revolución Proletaria y en la construcción del Partido en Colombia 1

De ahí que los primeros pasos en esa dirección estuvieron dedicados a llevarle a las masas el conocimiento. En la Rusia soviética, además de la nueva escuela que vinculaba la educación a la producción, al deporte y a las artes para la niñez y la juventud, se establecieron los teatros, se llevaron las obras artísticas a los parques y hasta a las tabernas; a la vez que se estableció el Tren Rojo de Agitación y Propaganda que después se elevó a 5 llevando no solo los libros, volantes y periódicos, sino además literatura, cuentos, poesía, teatro y cine por toda la  URSS, especialmente a las regiones más apartadas; a la vez que servía como una forma de informar a las masas e informarse por parte del nuevo Estado de obreros y campesinos de la situación.

France pour la liberation de georges Ibrahim Abdallah toujours en lutte!

les camarades de la Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah propose de former un cortège anti-impérialiste en soutien à l'héroïque résistance palestinienne et libanaise, pour exiger l'arrêt du génocide et pour exiger la libération de Georges Abdallah, lors de la manifestation de ce dimanche 03 novembre.
Rendez-vous est donné à 13h30 devant le magasin Go sport place de la République. 
La Palestine vaincra !
Le Liban vaincra !
Liberté pour Georges Abdallah !
Salutations solidaires.

Ode to the youth


from    https://tjen-folket.no/

ICSPWI informs

ICSPWI informs that for some days it has not 

been possible to access the blog 

https://icspwindia.wordpress.com

we are checking whether this is the result 

of a repressive attack or 

technical problems of worldpress. 

In the meantime all the news - texts and 

documents will be published on maoistroad