Air France - E' giusto ribellarsi! in Francia come nelle fabbriche e posti di lavoro in Italia - editoriale Proletari comunisti PCm Italia
Gli operai dell'Air France nella
giornata del 5 ottobre hanno forzato i cancelli, invaso il posto di
lavoro, al grido “Juniac, dimissioni!” - Juniac è l'amministratore
delegato dell'Air France. Hanno inseguito il direttore e mentre correva
gli hanno strappato la camicia e questi ha dovuto scavalcare i cancelli e
fuggire rovinosamente.
La protesta dei lavoratori è contro un piano di 2.900 esuberi, con una fetta di licenziamenti brutale.
I lavoratori questa volta non hanno
accettato il rito della trattativa e le normali forme di lotta. E in
Francia non è la prima volta che questo avviene.
In
realtà le immagini in tutto il mondo di questa protesta hanno
suscitato la simpatia, il sostegno e l'entusiasmo dei lavoratori di
tanti paesi, perchè queste immagini esprimevano la rabbia e la
decisione dei lavoratori che lottano contro licenziamenti e
ristrutturazione e mostrano che essa si potrebbe esprimere se i
lavoratori fossero davvero liberi nella loro lotta.
La
violenza di cui parlano i padroni, lo Stato, i sindacati è quella di
chi scarica la crisi sui proletari, togliendo lavoro, salari,
diritti, rovinandogli la vita e riducendoli spesso alla disperazione.
E' la violenza del sistema del capitale che considera i lavoratori
una merce, un'appendice delle macchine.
A
questa violenza occorre necessariamente opporre la violenza
collettiva delle masse operaie e lavoratrici, altrimenti nella crisi
non si riesce a difendere le condizioni e gli interessi dei
lavoratori.
Quando
proletari
comunisti parla
necessariamente di trasformare la lotta sindacale di classe nelle
fabbriche, dalla Fiat all'Ilva, alle tante fabbriche e posti di
lavoro dove si licenzia, si opprime e schiavizza i lavoratori, in
guerra di classe, intendiamo esattamente sviluppare forme di lotta
simili, adeguate alle condizioni esistenti nei vari posti di lavoro.
....
Oggi
non basta costruire un'alternativa al sindacalismo confederale ma
cambiare il modo di fare sindacalismo e costruire intorno alla forma
nuova del sindacalismo di classe e delle sue lotte, l'unità di base
e di classe necessaria.
Non è
solo un problema di forme di lotte più dure o meno dure, ma di
costruire la lotta sindacale di classe nella crisi in funzione del
rovesciamento dei rapporti di forza e lungo la strada del potere in
mano alla classe operaia, ai lavoratori, che è l'unica vera
alternativa alla crisi del capitale.
proletari comunisti - PCm Italia
12 ottobre 2015
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