buona campagna in italia
firenze
Il CPA ha raccolto l'appello del Comitato internazionale di sostegno
organizzando un incontro nello spazio per assemblee. La sala è stata
allestita con i manifesti della campagna internazionale, con una mostra, le
foto dei martiri dirigenti assassinati, Azad e Kishanji e con i materiali
della campagna e la rivista "maoist road".
Sono intervenuti lavoratori e studenti del movimento rivoluzionario,
comunista e antimperialista, antifascista, di Firenze, a solidarizzare con
la guerra popolare in India, "una vera guerra contro l'imperialismo", come
l'ha definita il compagno del CPA nel suo intervento, una campagna
necessaria contro i settori del movimento che non appoggiano questa
rivoluzione, anzi, in alcuni casi la denigrano.
L'ampia documentazione video ha riguardato la denuncia dell'assassinio del
comandante dell'esercito popolare e massimo dirigente del Partito, Kishanji,
arrestato, torturato prima di essere ucciso, i funerali di massa e lo
sciopero generale come risposta del Partito. A seguire un reportage nelle
zone della guerra popolare che documentano il nuovo potere nel "corridoio
rosso", un'intervista ad Arundhati Roy, la coraggiosa scrittrice che ha
raccontato le tre settimane nella foresta di Chhattisgarh in compagnia dei
ribelli maoisti, il ruolo degli intellettuali, la lotta contro lo stato di
polizia al servizio degli interessi delle multinazionali, la difesa delle
popolazioni tribali, l'ipocrisia della non-violenza dei benpensanti e un
altro video che denuncia l'operazione genocida dello Stato indiano
conosciuta come "Green Hunt".
Sono state fatte domande per approfondire alcuni temi, come il rapporto tra
i maoisti e gli adivasi, l'apporto delle donne alla gp, il rapporto con il
Partito del Nepal, il ruolo delle multinazionali e quello della sinistra
revisionista che le sostiene e le lotte rivoluzionarie degli operai indiani
.
I popoli rivoluzionari stanno lottando contro l'imperialismo, dal nord
africa alla Palestina, all'Afghanistan. Spesso combattono sotto altre
bandiere, ma oggi le guerre popolari rappresentano la punta più avanzata di
questo scontro perchè stanno costruendo un nuovo potere in mano agli
oppressi. E' la battaglia, oggi, che alza la bandiera rossa per il
comunismo. Per questo è nostro dovere fare conoscere e sostenere
l'importanza della guerra popolare in India.
i compagni del comitato internazionale di sostegno che hanno tenuto
l'assemblea a firenze
14 gennaio 2012
Palermo
Venerdì 20 Gennaio h. 16,00
presso Box 3 - Facoltà di Lettere e Filosofia
Viale delle scienze
ASSEMBLEA/DIBATTITO
mostra fotografica, video, opuscoli
comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India Palermo
milano
La repressione del governo indiano e dell'imperialismo non ferma ma alimenta
la guerra di popolo in India!
Sosteniamola da ogni angolo del mondo!
In India la guerra popolare si intensifica ogni giorno di più. Guidata dal
Partito Comunista dell'India Maoista, coinvolge e gode dell'appoggio di
milioni di contadini poveri, donne, masse di intoccabili, e oggi controlla
vaste aree di una decina di Stati della Confederazione indiana.
Una guerra di popolo contro la miseria, lo sfruttamento capitalistico
feudale, che avvampa nelle regioni dove sono più acute le contraddizioni
prodotte dal turbolento sviluppo di saccheggio di risorse, oppressione di
casta e sfruttamento da parte del capitalismo indiano legato
all'imperialismo.
Un capitalismo che, per sua parte, oggi cresce sino a farsi spesso partner e
compartecipe delle grandi aziende occidentali.
Con l'aiuto e l'appoggio degli imperialisti e in special modo degli
imperialisti USA, le classi dominanti e reazionarie dell'India stanno
cercando di soffocare il movimento rivoluzionario.
Il governo indiano, per conto dell'imperialismo, ha lanciato una vera e
propria guerra contro il suo stesso popolo, sotto il nome di operazione
"Green Hunt", con ampio impiego di truppe super armate, polizia e
paramilitari che puntano a seminare terrore e genocidio, con deportazioni,
distruzioni di villaggi, stupri e assassini di massa, arresti, sparizioni,
ed eliminazioni dei dirigenti spacciate per scontri armati, come nei caso
dei compagni Azad, nel luglio 2010, e Kishenji, lo scorso novembre, due tra
i massimi dirigenti del PCI maoista.
Tutto nell'illusione di annegare nel sangue la lotta di un popolo per la
liberazione.
Ma nonostante i duri colpi subiti, la guerra di popolo fronteggia
vittoriosamente gli attacchi e, come ammette lo stesso governo indiano, la
"operazione Green Hunt" è oggi in stallo.
Le masse popolari indiane si uniscono alla guerra popolare, dando vita a
grandi proteste e scioperi contro il rialzo dei prezzi, la corruzione e
rispondono al terrorismo di Stato paralizzando intere città e regioni e
trasformando i funerali dei dirigenti caduti in manifestazioni di massa
contro i loro assassini.
I governi imperialisti di Usa, Europa, Russia, e i loro mass media coprono e
sostengono la criminale azione del governo indiano; ma anche in questi paesi
cresce la denuncia e la solidarietà.
Le masse indiane, dirette dal Partito Comunista dell'India maoista, stanno
scrivendo una pagina storica nello scontro di classe attuale nel mondo.
Lo sviluppo della guerra popolare in India conferma che è la rivoluzione
oggi la tendenza principale nel mondo e che il maoismo assume un ruolo di
comando e guida nella nuova ondata della rivoluzione mondiale contro
l'imperialismo in crisi.
Il proletariato mondiale comprende sempre più che l'avanzata della guerra di
popolo in India mette in discussione i rapporti di forza non solo nella
Regione sud asiatica ma in tutto l'assetto del sistema imperialista
mondiale.
Per questo il Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare ha
lanciato una grande campagna che dal 14 al 21 gennaio mette in campo tante
iniziative, in forme diverse e in un gran numero di paesi.
Una campagna per conoscere e ciò che avviene in un'altra parte del mondo,
per capire meglio cosa fare in questa parte del mondo.
Sabato 21 gennaio 2012 Ore 17.30
ASSEMBLEA con mostra video, materiali,
c/o COA Transiti, V. Transiti 28
Comitato di Sostegno alla guerra popolare in India
mhtml:{70874099-0495-4D60-8C78-6AD8E9B976B5}mid://00003904/!x-usc:mailto:csgpindia@gmail.com
f.i.p 18.1.2012
taranto
Nella serata del 18 gennaio a Taranto i rappresentanti dei lavoratori,
precari, disoccupati organizzati hanno partecipato e approfondito la
situazione internazionale alla luce della lotta dei proletari e popoli
oppressi del mondo e in particolare la situazione della guerra popolare in
India, nel quadro della campagna internazionale 14-22 gennaio in corso in
diversi paesi del mondo.
E' sembrato per una sera che i compagni indiani fossero presenti a questa
riunione
perchè essa ha visto inizialmente la lettura di due messaggi bellissimi e
applauditi,
uno inviato dai compagni indiani a proletari comunisti- PCm Italia sulla
campagna e sulla conferenza internazionale in preparazione e un'altro sulla
morte del compagno Kishenji emesso dal cc del PCIm il 13 gennaio, rivolto a
tutti i sostenitori e amici della rivoluzione indiana - pubblicato nel
nostro blog.
Successivamente sono state viste le immmagini del grande funerale con cui le
masse e i compagni indiani hanno salutato il compagno kishenji.
Sono seguite le relazioni sul contesto internazionale di crisi
dell'imperialismo
in cui si sviluppa la guerra di popolo in India e sulla straordinaria
importanza che l'avanzamento in India può avere nei rapporti di forza
internazional.
L'ultima parte dell'incontro è stato dedicato ai rapporti tra
imperialismo-padroni italiani e l'India, sono stati esaminati i rapporti
nell'industria bellica,automobilistica e siderurgica; proprio su questo i
proletari presenti hanno intenzione di avviare una campagna specifica e una
iniziativa nazionale.
L'internazionalismo proletario è stato in questo incontro una reltà
concreta.
i compagni di taranto del Comitato internazionale di sostegno alla guerra
popolare in India
18 gennaio 2012
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