pc 7 febbraio - maoisti tunisini
Sulla situazione rivoluzionaria in Tunisia: Movimento comunista maoista
Il Movimento
comunista maoista in Tunisia è abbastanza vicino al PCmF, il PCmI -
Proletari Comunisti, al PC dell’India, i maoisti PCR in Canada, con i
quali ha firmato una dichiarazione il 1 ° maggio.
Indirizzo inviato dal Movimento comunista maoista in Tunisia:All'attenzione della conferenza sul Medio Oriente e il Nord Africa
Caro / cari compagni
Ci
scusiamo di non poter partecipare alla vostra conferenza, salutiamo la
vostra iniziativa e considerare questa nostra dichiarazione come una
partecipazione.
Caro / cari compagni, gridiamo tutti insieme, lavoratori di tutto il mondo e popoli oppressi unitevi!
1
– Teniamo ad informare i lavoratori e i popoli oppressi di tutti i
paesi che le masse in Tunisia hanno innescato la scintilla delle
insurrezioni che si è propagata in Egitto, allo Yemen, Libia, Marocco e
Siria, senza dimenticare le proteste in Algeria e gli Emirati del Golfo.
Sottolineiamo che si tratta sicuramente di insurrezioni spontanee,
violente che hanno coinvolto tutte le classi popolari: operai,
contadini, disoccupati, artigiani, studenti, funzionari pubblici e anche
professionisti come avvocati, medici ecc .
Queste insurrezioni sono
senza direzione proletaria, vittime di imbrogli reazionari, delle
promesse di tipo medievale dei partiti fondamentalisti, e dei partiti
riformisti e opportunisti, come la reazione, sostengono, a torto, che si
tratta di una rivoluzione.
2-Le rivolte hanno dimostrato che la
contraddizione fra gli imperialisti da un lato e i lavoratori e i popoli
oppressi dall’altro non si è per niente attenuata, ma invece si è
accentuata come conseguenza della politica decretata dal FMI e della
Banca Mondiale responsabili della povertà dei popoli, della
disoccupazione, e di tutti i mali che affliggono le società
semicoloniali, semifeudali. Queste insurrezioni hanno dimostrato ancora
una volta che le semicolonie sono i focolai della rivoluzione, dove si
concentrano le tre contraddizioni che governano il mondo. Queste
insurrezioni hanno inoltre dimostrato inequivocabilmente che il popolo
può essere padrone di se stesso, può prendere il destino nelle proprie
mani e dettare le proprie leggi, è esso che scrive la storia, al
contrario di ciò che dicono gli imperialisti e i reazionari che esaltano
il ruolo dell’individuo. Ma questo popolo senza una avanguardia
rivoluzionaria non può cambiare nulla, peggio ancora, si sente ferito
quando vede la sua ribellione rapita, il suo potere usurpato dalla
reazione e gli opportunisti di ogni colore.
3 - Di fronte a
questa marea che si è riversata su questi paesi arabi, il sistema
imperialista si è mobilitato e ha dato una mano ai suoi servi locali per
soffocare questa onda insurrezionale, ha inviato consiglieri, sbloccato
soldi per aiutare la classe burocatico-compradora, i burocrati e i
feudali ad affrontare la rivolta popolare che continua nonostante la
repressione e le false promesse, dato che le persone che hanno pagato
con la vita questa sollevazione e che ha sacrificato i propri giovani, e
non ha avuto niente come contropartita. Esso rimane povero, senza
risorse, privato della libertà e della dignità.
4 -
l'insurrezione è in pericolo, lo slancio rivoluzionario spontaneo
rischia di indebolirsi e finirà per essere soffocato, se le forze
rivoluzionarie non si assumono le loro responsabilità per mettersi
all’avanguardia delle lotte in corso che esplodono a tutto campo,
talvolta senza prospettive. Le masse popolari vogliono proteggere la
loro rivolta - "rivoluzione" - come dicono, ma la reazione, i Fratelli
Musulmani e l'opportunismo di sinistra sono in allerta, questi tre
nemici sono in agguato, vogliono recuperare gli slogan
dell’insurrezione, ma il popolo ancora resiste e il movimento maoista,
anche se minoritario, avanza a passi da gigante grazie alla sua tattica
che rifiuta la collaborazione di classe e la coesistenza pacifica nelle
stesse strutture con le forze reazionarie del vecchio potere, i Fratelli
Musulmani e la burocrazia sindacale. Il movimento maoista lavora per
una direzione rivoluzionaria del movimento popolare, in seno alle
strutture indipendenti della reazione e degli opportunisti dichiarati.
Questa direzione dei comitati popolari potrebbe, con lo sviluppo della
coscienza di classe delle masse popolari, aprire la via allo scoppio
della lotta armata nelle campagne in fermento, unica alternativa
rivoluzionaria per la liberazione delle masse dato che senza esercito
popolare il popolo non ha nulla.
Il Movimento comunista maoista in Tunisia
Tunisi il 18 Maggio 2011
Organizzazione Comunista Maoista - Tunisia
Il nostro dovere di comunisti maoisti arabi è quello di
costruire il nostro partito attraverso una lotta ideologica e politica senza
esitazioni contro tutti i progetti revisionisti, riformisti e trotskisti che
diffondono tra le masse l’illusione di una “transizione pacifica" e la compartecipazione
insieme ai reazionario per abortire le conquiste delle insurrezioni nei paesi
arabi.
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