I maoisti italiani esprimono il loro incondizionato appoggio a tutti i compagni e alle forze che hanno combattuto per tre giorni ad Amburgo, riuscendo a “rompere la vetrina dell'imperialismo e impedire che i padroni del mondo lavorino in pace”.
Per tre giorni i ribelli hanno dimostrato che è possibile combattere in tutte le fome nel ventre della bestia imperialista e contrastare e colpire l'immenso apparato repressivo messo in piedi dall'imperialismo tedesco per conto di tutti gli imperialisti e i loro servi che si riunivano nel G20.
I ribelli dei tre giorni di Amburgo hanno interpretato la ribellione dei proletari e dei popoli contro i responsabili di guerre, aggressioni, stragi, massacri, sfruttamento, rapine, miseria, e fame dei popoli.
Con coraggio e determinazione e con livelli di organizzazione, spesso “adatti” al tipo di azione repressiva messa in campo dalla borghesia, hanno trasformato strade e quartieri in terreno bruciato per le forze della repressione.
I ribelli di Amburgo hanno creato giustamente l'inferno per le forze dell'ordine.
La borghesia imperialista tedesca e l'imperialismo nel suo insieme hanno subito il colpo e hanno reagito con vendetta e rappresaglia. Ma in nessuna maniera sono riusciti a piegare lo spirito di ribellione, la determinazione di chi ad essi si è opposto.
L'altro elemento importante è che le forze della ribellione hanno ottenuto la solidarietà e il sostegno in diverse forme di centinaia di migliaia dei partecipanti alle manifestazioni e delle masse popolari di Amburgo, come mai era avvenuto in precedenti contestazioni dei Vertici, nonostante anche in altri Vertici azioni e resistenze erano state spesso molto grandi e incisive.
Non è passata in alcuna maniera la divisione tra “buoni e cattivi”, e Amburgo dimostra che è possibile unire tutto il potenziale di ribellione, elevare il livello della battaglia e della lotta di classe.
La solidarietà ai compagni feriti e la battaglia per la libertà per gli arrestati deve continuare in Germania e nel mondo. Ma in questa solidarietà è importante affermare che chi ha combattuto, ha resistito, ha vinto! E che da chi ha lottato e combattuto c'è tanto da imparare.
In questo senso la battaglia di Amburgo chiama tutti a lottare contro ogni arretratezza, opportunismo e settarismo, a guardare alla sostanza della lotta rivoluzionaria, e a trovare la strada perchè l'incendio non si spenga ma si propaghi. L'ideologia e lo spirito di combattimento non va solo “sbandierato” ma incarnato, imparando e servendo le masse in lotta.
CON TUTTI I RIBELLI DI AMBURGO!
PER LA TRASFORMAZIONE RIVOLUZIONARIA DEL MOVIMENTO DELLA GIOVENTU' E DELLE MASSE PROLETARIE, IN GUERRA DI CLASSE, GUERRA RIVOLUZIONARIA, GUERRA POPOLARE!
PCm – Italia
16.7.17
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