pc 17 maggio - Prof. Saibaba libero! Contro la repressione fascista dello Stato indiano iniziativa di denuncia e solidarietà all'università a Palermo
Pochi giorni fa il
professore Saibaba è stato tratto in arresto mentre tornava a casa
dall'Università della città di Delhi con l'accusa di un personale legame
con i maoisti. L'azione repressiva è stata inflitta ad una persona
invalida per il 90 per cento e incapace di deambulare autonomamente, e
l'arresto per questo ha un significato anche più grave. Impossibilitato
anche ad avere contatti con i familiari. E' l'emblema della repressione
poliziesca, di stato con cui è costretto a fare i conti chi "alza la
testa" in India e sostiene attivamente le masse popolari che si
mobilitano contro la violenza borghese, il genocidio di Stato e come si
legge nell'appello del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra popolare in India "...l'arresto è nel quadro della politica di terra bruciata intorno a
tutti gli intellettuali, che in India sono decine di migliaia,
considerati sostenitori del PCI (maoista) e della guerra popolare,
che tocca un terzo dell'india e che,nel solo "corridoio rosso",
coinvolge 60 milioni di persone...", una grande guerra
popolare contro governi sempre più reazionari e fascisti che opprimono e
massacrano la maggioranza del popolo per un vero cambiamento
rivoluzionario della società.
Noi giovani studenti del
CUR, abbiamo deciso di partecipare all'iniziativa per rispondere
all'urgenza di una solidarietà internazionale portando la notizia tra
gli studenti della cittadella universitaria a Palermo con uno striscione
che diceva "Prof. Saibaba libero! Stop operazione Green Hunt - contro
la repressione in India", attirando l'attenzione dei giovani presenti
all'interno dell'Università; abbiamo distribuito il volantino del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra popolare in India e
avuto modo di mettere a conoscenza gli studenti che abbiamo incontrato
della lotta del popolo indiano e delle brutalità poliziesche al
servizio dello Stato reazionario indiano .
Lo striscione è stato poi calato dall'edificio della ex facoltà di Scienze della Formazione per renderlo più visibile.
Come già alcune
mobilitazioni a livello internazionale sono state fatte, altre si
terranno questo mese a Palermo tramite il Comitato a cui prenderemo
parte e parimenti in altre città nel nostro paese.
Collettivo Universitario Rivoluzionario
Palermo 16/05/2014
Palermo 16/05/2014
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