pc 26 gennaio - NOI "VOTIAMO" L'8 MARZO... CON LO SCIOPERO DELLE DONNE!
Il “programma” delle donne richiede un
altro
potere, un altro sistema sociale, un altro Stato, CHE NON E' CERTO CON
LE ELEZIONI CHE POSSIAMO COSTRUIRLO, MA CON LA LOTTA RIVOLUZIONARIA
Sul fronte donne continuano
attacchi pesanti, con padroni, Stato, governo (e i loro uomini) che
alzano il tiro. I licenziamenti per maternità ora è
l’Ikea che li fa non solo il piccolo padroncino; è tornato forte
il problema delle pensioni, dove non hanno neanche avuto il "decoro" di
considerare nei
lavori “usuranti” il doppio lavoro casalingo delle donne; stanno venendo
fuori situazioni in cui neppure si può parlare di salario: i 33 cent
all'ora a Taranto o i 50 cent a Bergamo non sono un'eccezione, ma sempre
più la regola; le stesse statistiche borghesi sfornano dati sulle
diseguaglianze, discriminazioni. Anche sul fronte della violenza sulle
donne, continuano violenze e femminicidi, ma si aggiunge la questione
dei carabinieri, delle sentenze, dei "processi per stupro" o a chi lotta
a fianco cdelle donne uccise, stuprate, che mettono in evidenza il
ruolo reazionario, sessista dello Stato, dei suoi uomini che "odiano le
donne".
Tutto questo, e altro ancora, nessun risultato elettorale potrà fermare.
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