Saturday, April 4, 2020

Tunisia - mass protest - from Tunisie resistant

pc 4 aprile - Tunisia - il coronavirus scaricato sulle masse provoca proteste - una corrispondenza



Giusto pochi giorn fa concludevamo un nostro articolo affermando che alla crisi sanitaria sarebbe seguita quella sociale pronta ad esplodere…
Proprio ieri a Kasserine vi sono stati scontri tra cittadini esasperati dall’assenza di semola e farina sul mercato e polizia che ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla che si era accalcata in prossimità di un magazzino all’ingrosso.

Quasi contemporaneamente è saltata fuori la notizia che un membro del parlamento, Mohamed Zaabi, eletto in una lista indipendente, che nella zona possiede un mulino e una fabbrica di semola, avrebbe speculato sulla vendita della semola contribuendo quindi alla mancanza di fornitura per i commercianti al dettaglio (questo personaggio da almeno dieci anni è stato accusato dello stesse crimine in varie occasioni).
Lo stesso giorno in un sobborgo di Tunisi, a Mnihla altri cittadini esasperati hanno bloccato la strada dando alle fiamme pneumatici dopo aver scoperto, giunti agli sportelli della posta, che il contributo di 200 dt (circa 60€) promesso dall’ultimo decreto del governo per alcune categorie svantaggiate non era ancora stato versato.
Anche in questo caso è intervenuta la polizia…
Anche nella grande banlieue “calda” di Ettadhamen i cittadini si sono riuniti in sit-in davanti la sede della delegazione e sono stati dispersi dalla polizia.
Il giorno dopo, è stato annunciato l’inizio dell’esborso di tale contributo per le prime due categorie, a cui seguiranno altre in maniera scaglionata.
In tutti questi casi il decreto anti-assembramento (a causa del coronavirus) è stato usato strumentalmente dalle forze dell’ordine.
Siamo solo all’inizio…

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